6° CENSIMENTO LUOGHI DEL CUORE FAI: 55° POSIZIONAMENTO (su n° 10.173 luoghi) PER L’ABBAZIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DI LUCOLI

by Amministratore
Sono stati pubblicati ieri i risultati del 6° censimento “Luoghi del Cuore FAI” che chiedeva di segnalare (via web o con una firma) quei luoghi reali che sono stati trasformati dalle comunità come luoghi dello spirito, luoghi in pericolo o da tutelare o semplicemente da non dimenticare, chiedendo un piccolo gesto, una testimonianza diretta per aiutare quel luogo a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. 
Risultati delle segnalazioni per L’Abruzzo

Come pubblicato dai giornali la risposta è stata sorprendente e il censimento ha avuto la partecipazione di un milione di persone: 10.173 sono stati i siti culturali segnalati, tra questi l’Abbazia di San Giovanni Battista di Lucoli si è posizionata al 55° posto per numero di segnalazioni; al secondo posto tra i siti del cuore dell’intero Abruzzo. 
Le 4.310 segnalazioni ritenute valide per l’Abbazia, raccolte quasi esclusivamente con firme, hanno superato quelle per la Città di l’Aquila ed hanno superato di tre volte la popolazione del Comune di Lucoli.

E’ stato svolto un lavoro intenso con l’unico obiettivo di comunicare e segnalare, a tutti coloro che potranno fare qualcosa per risanare questo bene architettonico di grande valore e bellezza, l’esigenza di intervenire celermente su questo complesso abbaziale danneggiato dal sisma del 2009. 
Ci siamo chiesti se le opere d’arte val­gono più delle perso­ne viventi e quanto vale l’Abbazia di San Giovanni Battista per la gente di Lucoli. 
Quante volte in Abruzzo ci siamo sentiti dire a gran voce, dopo il sisma, che prima bisognava dare priorità al restauro delle case crollate ed ai luoghi di lavoro della gente e poi, semmai, al restauro di una chiesa o di una torre o di un altro monumento. Il concetto di fondo pone due alternative: tra la Bellezza dell’arte e la Vita comune, tra la Grandezza della storia e l’Umanità contemporanea. 
Certo che no, le opere d’arte non valgono più delle persone, non si dovrebbe mai porre questa scelta per salvare un monumento architettonico, eppure gli uomini passano e invece le opere d’arte ed architettoniche, che pure esprimono lo spirito umano, restano. 
Abbazia di San Giovanni Battista – Foto Roberto Soldati

Nella Lucoli di oggi quanta bellezza è condensata nell’architettura dell’Abbazia di San Giovanni Battista, quanto spirito umano dei suoi costruttori e fedeli dell’anno Mille ci è stato tramandato? Questo bene culturale è il bene più prezioso di questo territorio da considerarsi come vertice e sunto della sua gente passata, presente e futura. 

Abbiamo sempre pensato che la bellezza architettonica ed artistica dell’Abbazia di San Giovanni Battista non fosse estranea alla vita della gente, isolata dalla realtà, questo luogo di culto è un luogo vissuto, respirato, toccato, da qualche tempo anche da tanti fedeli  e pellegrini che arrivano per pregare da molti luoghi dell’Abruzzo, del Lazio, del Molise e della Puglia. 
C’è bisogno di bellezza in questo mondo, occorre viverla, conservarla, rivitalizzarla, l’Abbazia è per Lucoli un simbolo, non un oggetto di cultura morto ed un sepolcro dell’arte che contiene. 
L’uomo ed una comunità valgono per le impronte che lasciano: è per questo motivo che la Comunità di Lucoli ha prima condiviso il progetto di segnalare l’Abbazia tra i luoghi del Cuore FAI e successivamente, ha collaborato per raccogliere le firme: negli esercizi commerciali, nelle Frazioni, nei luoghi di lavoro e nella stessa Abbazia. 
E’ con commozione che abbiamo recapitato al FAI tante firme impresse con la mano tremante di molti anziani del territorio, scritture che debordavano dagli spazi riservati per la compilazione, firme donate da mani poco avvezze alla scrittura. 
La gente di Lucoli ha fatto un miracolo. 
Ha creduto in un progetto comune e nella possibilità di contribuire, seppur con una sola firma, alla salvaguardia dell’Abbazia, che rappresenta da sempre il cuore del territorio. 
Quando la gente di questa terra la guarda, sa che in essa è condensata la vita di chi l’ha costruita, frequentata, di chi ci è stato battezzato, coniugato e ci ha fatto un funerale, di chi l’ha semplicemente ammirata, di tutti coloro che con una firma hanno cercato di salvarla dalla rovina del terremoto e dall’incuria più o meno consapevole di coloro che potrebbero sanarla.
Grazie a tutti coloro che ci hanno creduto ed hanno partecipato per raggiungere questo risultato.
In modo particolare e dedicato ringraziamo il giovane Federico, il più piccolo di noi volontari, che da solo ha raccolto decine e decine di firme.

Classifiche dei siti abbaziali a livello nazionale
Risultati a livello nazionale
Articolo del giornale il Centro su Lucoli e l’Abbazia di San Giovanni Battista

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1 comment

Anonimo 19 Febbraio 2013 - 16:34

La speranza è che inizi prima o poi una ricostruzione e che venga rimossa quella brutta struttura per la quale è stato anche sbancato un bel pratonaturale …
MARCO

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