E’ storia nota a Lucoli quella del pascolo vagante e del randagismo equino.
Nel 2010 il Sindaco di Lucoli emise un’ordinanza che disponeva la cattura degli animali per i pericoli derivanti alla circolazione stradale. Per tale motivo, oltre che per ridimensionare il fenomeno del pascolo abusivo vagante di equini, ma anche di bovini, i Forestali del Comando della Stazione di Lucoli, intervennero soprattutto in prossimità della Statale 696 nel tratto che collega Campo Felice allo svincolo autostradale della A24 sequestrando bestiame.
Gli animali sequestrati furono mantenuti presso la stalla di un privato al costo di 120 euro al giorno cadauno, ivi compresi i costi di guardiania. I cavalli catturati furono messi all’asta e probabilmente ricomperati da quegli stessi proprietari che non li avevano microchippati e riscattati per non pagare le sanzioni amministrative.
Il fenomeno si è riproposto nel 2012 in primavera, in autunno ed è pienamente in corso in questi giorni, le mandrie vagano sul territorio in cerca di cibo.
La nostra Associazione ha rimesso all’autorità giudiziaria una denuncia contro ignoti per pascolo abusivo ed atti vandalici che hanno causato ingenti danni al Giardino della Memoria, bene comune donato alla Comunità locale e curato dai suoi soci.
Da dicembre scorso non si hanno notizie degli esiti delle indagini a livello locale.
Un allevatore, che si è dichiarato non responsabile diretto dei danni attraverso le sue bestie, ci propose di indennizzarci con due delle piante spezzate (40€), a puro titolo di buona volontà, visto il valore simbolico del Giardino della Memoria.
Ci saremmo aspettati un’indagine con degli esiti acclarati da parte dei Carabinieri e del Corpo Forestale: ci chiediamo se sia così difficile vigilare, seppur in un territorio ampio come quello di Lucoli e dare un’appartenenza precisa alle mandrie in evidente stato di randagismo.
Cavalli che hanno danneggiato il Giardino della Memoria davanti all’Abbazia di San Giovanni |
Oggi a Lucoli il problema delle mandrie vaganti si sta facendo sempre più preoccupante. Le mandrie equine hanno prodotto danni a Casamaina (ad alcune auto) a Colle ai MAP, rappresentano un rischio per la salute pubblica, poiché gli animali non risultano sottoposti alla prevista profilassi veterinaria e danneggiano l’integrità dei terreni e dei pascoli in cui gli animali si stabiliscono senza alcun controllo.
Venerdì 22 u.s. un cavallo è stato investito sulla strada presso Collefracido, la povera bestia è probabilmente morta.
Stazionando sulle carreggiate i cavalli rappresentano un pericolo per l’incolumità fisica degli automobilisti.
Molti lucolani si sono rivolti alle autorità (Polizia che ha rimandato al Corpo Forestale) per denunciare il fenomeno che si ripropone senza controllo.
Ricordiamo che tale fenomeno di pascolo abusivo è proibito dalla legge n. 320 del 1954 ed è perseguibile in base al dettato dell’articolo n. 636 del Codice penale, che vieta l’introduzione e l’abbandono di animali su terreni altrui e la pratica del pascolo abusivo.
Ci chiediamo se si vuole veramente affrontare e risolvere il problema.
1 comment
In Italia è stimata una presenza di cavalli che va dai 30.000 ai 60.000 cavalli, ne sono microchippati circa 3.000 annoverati nelle categorie da corsa ed appartenenti ai maneggi, ce ne sono circa altri 3.000 di privati ed allevatori.
Ne mancano all'appello circa 25/50 000 con grave rischio di sicurezza, salute pubblica, macellazioni illegali, commercio illegale, pascolo abusivo.
Come si vuole risolvere il problema? Si fa finta di non sapere? Oppure va bene così! Potrebbe essere per omertà e per una rete di collusioni capillari diffuse su tutto il territorio per cui questa situazione fa comodo che rimanga così com'è! Eppure sarebbe molto semplice mettere fine e regolarizzare questa situazione. E' risultato inutile procedere con azioni sporadiche e più o meno casuali di colpi di mano che non portano a nulla, anzi, spesso causano ulteriori problemi alle casse comunali per il mantenimento delle bestie sequestrate.
A Collefracido c’è stato un ennesimo incidente di un furgonato che investe un cavallo. Non credo vi siano stati feriti, ma il cavallo investito, penso sia morto. Nei giorni precedenti, nello stesso punto, vi erano delle pecore abbandonate sulla strada, sempre incustodite che creavano una situazione di pericolo. Giorni prima, gli stessi cavalli, a poca distanza, notte e giorno.
La mattina, dell’incidente alle ore 7,30, un PIK-UP scuro nei pressi di Santa Rufina, spingeva un branco di cavalli verso Valle Maggiore. Fra di me ho pensato che l’allevatore da Roio stava mandando i cavalli a Lucoli. Alle ore 8, gli stessi cavalli erano a Valle Maggiore. Erano forse gli stessi cavalli, che in cerca di erba fresca, sono scesi a Collefracido ed hanno provocato l'incidente? Per essere espliciti, il proprietario di pecore e cavalli, è noto a tutti sul territorio ed è sua abitudine abbandonare i capi a sè stessi da molti anni a questa parte. Mi chiedo come non possa essere possibile che un giorno non si riesca a sequestrare tutto il branco? Pecore o cavalli che siano? Questi cavalli, sono provvisti di microchip? Questa persona è mai stata denunciata per maltrattamento ed abbandono di animali, e per pascolo abusivo?(altra denuncia penale?). Certo, non è piacevole penalizzare gli allevatori, a loro tutti va grande stima e rispetto, ma una soluzione andrebbe trovata per garantire la legalità nel terriotrio. Incidenti gravi per animali incustoditi sono molto frequenti, alcuni, sono stati anche mortali. Sarebbe ora di prendere provvedimenti, che non penalizzino gli allevatori, ma salvaguardino anche l'incolumità e sicurezza dei cittadini, che molto spesso, non vengono neanche risarciti per i danni subiti.
Il mio consiglio? Visto che in alcune occasioni mi sono occupato di questo problema come amministratore / Controllo a tappeto sulla regolarità degli animali posseduti dagli allevatori. / controllo dei Microchip. /AGEVOLAZIONE FISCALE A CHI POSSIEDE ANIMALI IN REGOLA . Denuncia penale ed amministrativa a chi è fuori norma. Questo sempre che le amministrazioni e le autorità abbiano voglia di operare, altrimenti la battaglia è persa. Mi dispiacerebbe anche che a rimetterci fossero, anche gli allevatori onesti e questo è il pericolo maggiore che si corre, visto come funzionano le leggi in Italia!
Rossano Soldati