LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC) IL RUOLO DI PRO NATURA E LE SPERANZE

by Amministratore
Il Parlamento europeo ha approvato a grande maggioranza lo scorso novembre la riforma della Politica agricola comune (Pac). L’Assemblea ha votato tutti e cinque i testi in cui sono riunite le regole per la nuova Pac. Si è così concluso l’iter legislativo di una riforma che riguarda uno dei principali capitoli di spesa del bilancio Ue. Nei prossimi sette anni all’Italia arriveranno a vario titolo, sotto il capitolo Pac, fondi europei per 33,4 miliardi di euro. 
Si è scritto che la nuova Pac sarà più verde, più giovane e per certi aspetti più equa. Sarà più verde in quanto la riforma introduce pratiche agricole più rispettose dell’ambiente e quasi un terzo dei pagamenti diretti che l’Ue versa agli agricoltori saranno subordinati a misure ecologiche obbligatorie, come la diversificazione delle colture e la manutenzione permanente di prati e pascoli. La nuova Pac aprirà ai giovani, in quanto già dal 2014 una quota maggiore del bilancio agricolo verrà loro destinata. I produttori (fino a 40 anni) che si insedieranno per la prima volta in un’azienda agricola, otterranno infatti un incremento del 25%, per i primi 5 anni, dei pagamenti diritti Ue.
L’agricoltura europea sarà anche più equa in quanto i fondi verranno assegnati solo agli agricoltori ‘attivi’, ossia coloro che coltivano la terra. Inoltre, per la prima volta si riducono obbligatoriamente i pagamenti Ue alle aziende che ricevono di più, per darle a chi ha meno, o per creare nuovi posti di lavoro nelle aree rurali.
La politica agricola è uno dei più vecchi e dibattuti temi delle politiche comuni europee.
Questo settore di attività comunitarie fu originariamente sviluppato per garantire forniture di cibo a condizioni convenienti per il periodo post bellico, la conseguenza fu, che proprio per l’ottimo lavoro svolto, si dovettero gestire, poi, le politiche di governo delle eccedenze di massa. L’esistenza di questo comparto di attività comuni ha inoltre comportato la tendenza per gli agricoltori ad usare delle pratiche agricole ad alta intensità energetica, aspetto questo che ha prodotto una delle principali cause di degrado ambientale e perdita di biodiversità.
Nonostante una serie di riforme della politica agricola comune (PAC), avviata nel 1990, la PAC non è riuscita a produrre incentivi culturali per gli agricoltori spingendoli verso una maggiore sostenibilità. La Comunità Europea sta lavorando per predisporre il suo bilancio per il periodo 2013-2020 e si sta quindi presentando un’altra occasione per poter riformare la PAC. Parliamo di cifre importanti in quanto il bilancio della PAC rappresenta il 40 % del bilancio totale della Comunità Europea.
Grazie ad anni di campagne condotte per la sostenibilità svolte da parte di un gruppo di giornalisti, ricercatori e ONG le regole di trasparenza dell’Unione europea sono state cambiate nel 2007. Ciò ha reso possibile a chiunque abbia una connessione internet di poter scoprire chi riceve e cosa dalla PAC.
Le ricerche possono essere effettuate presso: www.farmsubsidy.org e attraverso il portale della Commissione europea con link a siti web nazionali: http://ec.europa.eu/agriculture/funding/index_en.htm
Link al sito web della Commissione sulla PAC :http://ec.europa.eu/agriculture/cap-post-2013/index_en.htm
Pro Natura è iscritta all’EEB (European Environmental Bureau*) ed è impegnata a livello europeo insieme ad altre Associazioni Ambientaliste nella predisposizione dei documenti e nelle attività di ricerca riguardanti l’Italia.  Il gruppo di lavoro agricoltura costituisce un forum unico dove gli ambientalisti di tutta Europa discutono questioni agricole dalle loro diverse prospettive ed esperienze. I rappresentanti di quasi tutti gli Stati membri dell’UE e di molti Paesi candidati lavorano insieme in questo gruppo. I suoi membri sono attivamente coinvolti nel rendere l’attuazione a livello nazionale della PAC più sostenibile in ottica ambientale e socialmente giusta. Dal mese di luglio 2013 abbiamo lavorato per la predisposizione di documenti tra i quali quello che riportiamo di seguito in lingua inglese dal quale si evince che quanto programmato nelle annualità precedenti è stato solo parzialmente realizzato dai nostri governi.

 
Attendiamo ora la nuova implementazione comunitaria del programma 2014-2020.
Si segnala a riguardo l’articolo: Confagricoltura L’Aquila incontra gli agricoltori

PostDateIconVenerdì 10 Gennaio 2014

L’imminente predisposizione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR) da parte della regione Abruzzo e l’applicazione della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020 appena varata dalla Commissione Europea sono i temi di una serie di seminari organizzati da Confagricoltura L’Aquila e destinati agli agricoltori.

“Gli agricoltori devono essere informati sulle novità recentemente approvate perché esse incidono profondamente sulle scelte degli imprenditori agricoli nei i prossimi 7 anni. Solo con la conoscenza delle opportunità è possibile affrontare consapevolmente le insidie del futuro che, certamente, non è roseo” afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila L’agricoltura che vuole l’Europa deve conciliare l’obiettivo della produttività con quello della sostenibilità dal momento che la domanda di derrate alimentari è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050 unitamente alla forte crescita della domanda di mangimi, biomasse e biomateriali” Conclude Lobene.
Confagricoltura L’Aquila ricorda che negli ultimi anni si è registrata una tendenza al rallentamento dell’incremento della produttività nei paesi sviluppati. L’inversione di questa tendenza, però, deve avvenire nel rispetto della sostenibilità ambientale.
“I seminari, tenuti dai tecnici dell’organizzazione, sono aperti a tutti gli agricoltori” dichiara Stefano Fabrizi Direttore di Confagricoltura L’Aquila. “Saranno trattati anche temi di attualità quali le novità introdotte dalla Legge di stabilità in materia fiscale con l’introduzione delle nuove imposte IUC, TASI e TARI che hanno un rilevante impatto nei confronti delle imprese agricole, ed un tema molto sentito quale quello assicurativo nei confronti delle calamità naturali.” Conclude Fabrizi.
Gli  incontri si terranno nei seguenti giorni:

11 Gennaio 2014 ore 15,30
Sala Consiglio Comune Luco dei Marsi

13 Gennaio 2014 ore 15,00
Auditorium Enrico Fermi del Comune di Celano

14 Gennaio 2014  ore 15,00
Sala Consiglio Comune Ortucchio

16 Gennaio 2014 ore 15,00
Sala Consiglio Comune San Benedetto dei Marsi

21 Gennaio 2014 ore 15,00
Sala Consiglio Comune Magliano dei Marsi

23 Gennaio 2014 ore 15,00
Sala Consiglio Comune di Trasacco

30 Gennaio 2014Ore 15,30
Sala Convegni Sviluppo Italia Sulmona
Programma
La nuova P.A.C. 2014/2020 e il nuovo P.S.R.;
Le novità della legge di stabilità in agricoltura;
Il nuovo piano assicurativo nazionale.

http://www.agricolturaoggi.com/site/index.php?option=com_content&view=article&id=4170:confagricoltura-laquila-incontra-gli-agricoltori&catid=43:news-dallabruzzo&Itemid=61

 
*THE EEB: THE ENVIRONMENTAL VOICE OF EUROPEAN CITIZENS

We stand for environmental justice, sustainable development and participatory democracy. Our aim is to ensure the EU secures a healthy environment and rich biodiversity for all.
Created in 1974, the EEB is now Europe’s largest federation of environmental organisations with 140+ member organisations who gain their membership from the general public. Because of this, we are guided by the voices of 15 million European citizens, and act as the ears and voice of its members towards the EU decision makers.
We work on a vast array of environmental issues and our policy officers use experts, scientists, our members, and politicians to work towards developing and protecting environmental policies. Take a look at our

Activities section which explains what we work on and what we do, and our EEB Work Programme 2013 for much more detail on our activities this year.
Our office in Brussels closely coordinates EU-oriented activities with EEB Members at national level around Europe. We also work in coalitions, such as the
Green 10 and Spring Alliance, as well as in ad-hoc coalitions with representatives of other interest groups when appropriate.

 

You may also like

Leave a Comment