Quelle del titolo sono le parole di LUIS BARRAGÀN l’architetto-ingegnere messicano amico di Clemente Orozco e Diego Rivera, due figure chiave dell’arte messicana e internazionale. Barragan realizzò il JARDINES DE PEDREGAL a Città del Messico.
Questa citazione è come un faro: NoiXLucoli Onlus insegue la bellezza attraverso la natura ed è per questo motivo che dedica le sue energie al Giardino della Memoria di Lucoli (AQ) per arricchirlo e renderlo più bello nel tempo e soprattutto “parlante”, con fiori, colori e frutti nelle varie stagioni dell’anno.
In occasione dell’ottavo anniversario del sisma del 2009 il Giardino si arricchirà di 1.000 bulbi della specie “Iris Hollandica” che saranno piantati lungo il perimetro del terreno che custodisce il Giardino della Memoria.
Il genere Iris racchiude circa duecento specie di piante della famiglia delle Iridacee, il cui fiore è comunemente conosciuto anche con il nome di Giaggiolo. Il nome del genere deriva dalla parola greca Iris che significa arcobaleno.
Nella mitologia greca, era personificato dalla dea Iris, messaggera velocissima degli ordini celesti, soprattutto di Era, che consegnava agli dei e agli uomini scendendo e risalendo gli arcobaleni dal Monte Olimpo a terra e nelle profondità terrestri e marine.
L’Iris simboleggia la fede e la speranza ma anche il desiderio di trasmettere un messaggio dove si danno buone o cattive notizie, per fare gli auguri in generale e in particolare a chi sta per iniziare qualcosa d’importante, è per questo motivo che lo abbiamo scelto per confermare il messaggio che da anni vogliamo testimoniare con questo monumento verde di Lucoli.
Nonostante la sua bellezza e il suo aspetto abbastanza riconoscibile, l’Iris è stato spesso confuso con il Giglio. La specie che cresce in Francia, ad esempio, che compariva sullo stemma dei re d’oltralpe, altro non è che un Iris. La storia narra che Luigi VII, combatté una battaglia, in cui ne uscì vittorioso, su di un campo completamente ricoperto da questo fiore, così da farne il suo emblema. Da quel momento in poi il popolo lo soprannominò fleure de Louis ossia Fiore di Luigi, ma a causa della pronuncia contratta diventò ben presto fleur de lys, ovvero Fiore di Giglio.
Nonostante la sua bellezza e il suo aspetto abbastanza riconoscibile, l’Iris è stato spesso confuso con il Giglio. La specie che cresce in Francia, ad esempio, che compariva sullo stemma dei re d’oltralpe, altro non è che un Iris. La storia narra che Luigi VII, combatté una battaglia, in cui ne uscì vittorioso, su di un campo completamente ricoperto da questo fiore, così da farne il suo emblema. Da quel momento in poi il popolo lo soprannominò fleure de Louis ossia Fiore di Luigi, ma a causa della pronuncia contratta diventò ben presto fleur de lys, ovvero Fiore di Giglio.
Continuando nella simbologia di questo fiore possiamo scrivere che nella religione cattolica, per la sua forma, l’iris è associata al mistero della Trinità. Il fiore presenta lo stelo eretto, su cui si ergono i tre petali del fiore ed, a volte, tre foglie e tre boccioli, che richiamano questo significato di natura mistica e trascendentale.
L’iris è legata anche alla Vergine Maria ed è simbolo dell’Immacolata concezione. Nelle raffigurazioni dell’Annunciazione, soprattutto nei Paesi Bassi, in luogo dei gigli appare l’iris bianca che, per la forma slanciata delle sue foglie, viene anche considerata una premonizione dei dolori della Vergine alla quale, secondo Luca, “una spada trafiggerà l’anima”. E nei paesi di lingua tedesca l’iris è chiamata “giglio a spada”. In alcune rappresentazioni della natività, l’iris azzurro o blu è il fiore che tengono in mano i pastori che si recano ad adorare la Vergine e il Bambino.
Ricchi di un significato religioso e laico sono anche i vari colori dei fiori di iris.
Quelli del Giardino saranno di colore viola e significano “sapienza”, virtù legata alla terza persona della Trinità, lo Spirito Santo, che viene anche definito “Spirito di Sapienza e di Intelligenza”. Tra l’altro l’iris blu simboleggia una grande fede, nell’Ottocento era considerata simbolo di un sentimento ipocrita, che svaniva senza lasciare traccia. Ma essendo un fiore “blu” era considerato anche simbolo dell’impossibile, un raffigurazione del centro che richiama il Graal.
Quelli del Giardino saranno di colore viola e significano “sapienza”, virtù legata alla terza persona della Trinità, lo Spirito Santo, che viene anche definito “Spirito di Sapienza e di Intelligenza”. Tra l’altro l’iris blu simboleggia una grande fede, nell’Ottocento era considerata simbolo di un sentimento ipocrita, che svaniva senza lasciare traccia. Ma essendo un fiore “blu” era considerato anche simbolo dell’impossibile, un raffigurazione del centro che richiama il Graal.
Proseguendo nella iconografia di questo fiore riportano che il sognare l’iris indichi coraggio e saggezza, il suggerimento di prendere maggiore consapevolezza di sé, ad aumentare l’autostima, la fiducia nelle proprie possibilità. Quando si sognano di iris in tutte le sfumature di colore significa che si desidera far emergere alcuni aspetti nascosti della propria personalità. Non dimentichiamo che iris significa “arcobaleno”, cioè una realtà fatta da tante sfumature di colore che bisogna far emergere e armonizzare per vivere una vita piena ed appagante.
Altra curiosità: l’Iris con il crisantemo e la peonia è un fiore nazionale del Giappone. Specificatamente: essendo primaverile, l’iris (shohu) è sinonimo di rinascita, di purificazione e protezione. Le sue foglie vengono usate per il bagno (protezione del corpo contro le malattie e dagli spiriti maligni), poste sui tetti delle case (protezione contro le influenze negative dall’esterno e contro gli incendi), il fiore è addirittura coltivato sui tetti di paglia delle case.
Il 5 maggio in Giappone è il giorno dell’iris, i giapponesi fanno il bagno d’iris per assicurarsi tutti i vantaggio della sua simbologia.
Gli Iris del Giardino appartengono alla specie Hollandica e fioriranno a giugno. La messa a dimora con i nostri soci è prevista per sabato 25 marzo 2017.
1889 – Iris di Vincent van Gogh. |