Pubblicazione: 06 luglio 2017 alle ore 12:36
LUCOLI – Con le dimissioni del vice sindaco Rossano Soldati, dell’assessore Marco Sterponi e dei consiglieri Alfredo Pace e Felicetta Sponta, il sindaco di Lucoli (L’Aquila) Gianluca Marrocchi non ha più la maggioranza per amministrare.
Il segretario comunale ha così scritto al prefetto Giuseppe Linardi per comunicare la situazione.
Il sindaco, dal canto suo, esclude le dimissioni: “Non credo di aver commesso errori e quindi sarà il prefetto a sciogliere il Consiglio comunale”, ha detto al Messaggero.
Eletto due anni fa con la lista Proposta per Lucoli, Marrocchi è al suo primo mandato e non esclude la ricandidatura.
Triste epilogo di governo di un territorio.
Non siamo politici e siamo sempre stati lontani dalla politica (per questo nessun sostegno ci ha mai gratificato) ma sentiamo l’urgenza di politiche “alte” per le terre alte dell’Italia interna. La questione è “l’altezza”, avere cioè uno sguardo verso il futuro. I paesi italiani sono un patrimonio universale anche se sono con mille abitanti.
E gli amministratori di Lucoli che, “credono di non aver commesso errori”, si sono incagliati e con i piedi piombati, in due anni, di futuro ne hanno costruito poco.
Come si fa a non vedere che la questione dell’Italia è la questione dei paesi? Per anni ci siamo attardati sulla questione meridionale e invece c’era una storia che riguardava tutta la penisola, era la storia dell’Italia alta, dell’Italia interna, quella delle montagne.
L’Italia ha un asso nella manica, i suoi paesi, e non lo usa.
L’assunto è che l’Italia interna non è un problema, ma una mancata opportunità per il paese.
Lucoli non ce la farà mai, con queste prassi di governo locale, a fermare l’anoressia demografica dando forza ai servizi essenziali di cittadinanza: scuola, sanità, ricostruzione di una comunità. A questa base si dovrebbero aggiungere le azioni di sviluppo locale che in tutte le regioni hanno come fuoco centrale il valore dell’agricoltura e dei prodotti tipici, del paesaggio, della tutela delle ricchezze storico architettoniche e del turismo. Forse più che del teatrino della politica bisognerebbe istituire delle “scuole di montagna”. Bisognerebbe riflettere sul valore di tutta una serie di mestieri che vanno perdendosi. E’ per questo che una’Associazione locale ogni anno organizza una manifestazione sui mestieri artigianali (è ben poco, ma è lo stesso uno sforzo). Ma ci si scontra con una burocrazia troppo lenta e con una politica dal fiato corto, attratta dalle azioni che fanno notizia ed è così che si “costruisce” poco.
Siamo convinti che si debba ripartire dai luoghi il che significa ripartire da un patrimonio di biodiversità straordinario. Non parliamo di luoghi della penuria, ma di luoghi della ricchezza. E lo stesso vale per la sociodiversità anche se conflittuale, riottosa, gelosa e con una memoria sugli sgarbi ricevuti da elefante. Questo non favorisce le relazioni virtuose e la collaborazione, eppure non bisogna arrendersi.
La notizia riportata dai giornali rappresenta una fallimento, un’occasione perduta, eppure dobbiamo uscire dal clima depressivo. NoiXLucoli è convinta che la prima infrastruttura su cui lavorare è di tipo morale, è l’infrastruttura della fiducia.
Il pensatore di Rodin |
Noi ci saremo e non ci fermeremo per continuare a rendere vivo questo territorio facendolo conoscere ad un pubblico esterno e facendolo vivere con interesse da quello interno.
Auguri a tutti noi!