Il 2016 era l’anno dei Cammini, (tanto che la nostra Associazione si fece promotrice di una tappa dei cammini LTR a Campo Felice).
Il fine era quello di valorizzare il ricco patrimonio composto dalla rete di Cammini storici, naturalistici, culturali, religiosi, che da nord a sud, attraversano il Paese rappresentando una fetta, magari poco conosciuta, ma fondamentale nell’offerta del turismo lento italiano.
Dal 2016 si è attivato l’impegno del MiBACT per identificare e catalogare una rete di mobilità “SLOW” che potesse dotare il sistema Paese di una vera e propria infrastruttura intermodale di vie verdi, la possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi, promuovendo una nuova dimensione turistica: attenta alla personalizzazione del viaggio che i Cammini o i luoghi attraversati possono offrire.
Per raggiungere questo scopo il MiBACT si è fatto promotore dell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia. Un contenitore di percorsi e vie pensato sulle linee guida indicate dalla direttiva ministeriale e regolamentato, con opportuni criteri, nell’ambito del coordinamento formato da MiBACT, Regioni, Provincie autonome: Comitato Cammini.
Comitato che tuttora vaglia ulteriori, nuove proposte avanzate da regioni e province autonome.
La raccolta dei Cammini italiani ha permesso, per la prima volta, una nuova visione di insieme, individuando le opportunità presenti in tutto il Paese permettendo, soprattutto, di comprendere le connessioni tra i percorsi con nuove modalità di percorribilità dei territori attraversati.
L’implementazione e lo sviluppo di nuovi modelli di fruizione e gestione sostenibile garantiranno e favoriranno l’integrazione ambientale – paesaggistica, con attività agricole, artigianali e turistico-culturali del sistema Paese così come indicato nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022.
L’Abruzzo è rappresentato con cinque percorsi attraverso un ricco patrimonio archeologico, monumentale e naturale in alcuni dei più suggestivi luoghi della Regione.
E’ stato scelto l’Abruzzo interno ricco di straordinarie testimonianze storico/culturali, immerse in uno scenario paesaggistico tra i più suggestivi dell’Appennino. Il progetto “Hera” ha coinvolto quest’area d’Abruzzo con 5 itinerari , interessando ben 40 comuni, con 263 siti di interesse storico/culturale, distribuiti in oltre 330 km. L’itinerario principale, ad anello, abbraccia parte della valle Peligna, dell’Aterno e del Tirino, note per il loro patrimonio archeologico e monumentale. Gli altri 4 itinerari toccano L’Aquila e l’area amiternina, il Gran Sasso con i borghi storici, la Valle Peligna con Sulmona e paesi limitrofi e la Valle del Sagittario fino a Scanno. l percorsi consentono di toccare molteplici centri urbani di età romana e alcune delle necropoli protostoriche più ricche della regione: i “Morroni” di Corfinio e le necropoli di Fossa, Bazzano e Capestrano, da cui proviene il più famoso simbolo dell’Abruzzo antico: “Il Guerriero di Capestrano”. Tra i più caratteristici luoghi di fede della nostra regione ci sono gli Eremi di S. Terenziano a Corfinio, di S.Onofrio al Morrone a Sulmona, di S.Venanzio a Raiano, di S. Domenico a Villalago e di S.Egidio a Scanno. Ma è probabilmente nelle testimonianze medievali che gli itinerari esprimono al meglio le proprie potenzialità con chiese, borghi, castelli, palazzi e fontane di particolare bellezza, mentre la monumentalità dell’architettura romanica abruzzese è testimoniata dalle chiese di S. Pelino a Corfinio, di S. Pietro ad Oratorium e di S. Maria della Valle a Scanno. Sono altrettanto note in Abruzzo interessantissime catacombe cristiane, come quelle di Castelvecchio Subequo, di S. Lorenzo di Beffi e di San Vittorino ad Amiternum.
Altri punti di forza del questo viaggio sono rappresentati dal patrimonio naturalistico-ambientale e da un’inesauribile rappresentazione di biodiversità.
Parte degli itinerari ricadono, infatti, nei territori del Parco Regionale Sirente-Velino e in quelli dei Parchi Nazionali del Gran Sasso e della Majella, toccando alcuni dei luoghi più suggestivi d’Abruzzo come le Gole di San Venanzio, le grotte di Stiffe, l’altopiano di Navelli, la piana di Campo Imperatore e la Valle del fiume Tirino. Altri luoghi d’interesse sono le Riserve Naturali di Popoli con le famose Sorgenti del Pescara, delle Gole di San Venanzio a Raiano, del Monte Genzana a Pettorano e quelle altrettanto sorprendenti delle Gole del Sagittario e del Lago di San Domenico nella Valle del Sagittario.
Altro elemento caratterizzante di quest’area d’Abruzzo è l’enogastronomia e, in particolare, quei prodotti tipici che nascono da una vocazione agropastorale, come i formaggi della zona del Gran Sasso.