L’AQUILA – Il mondo della cultura e dell’editoria aquilana è in lutto per la scomparsa, all’età di 95 anni di Leandro Ugo Iapadre.
Originario di Vado Lucoli, Storico libraio del centro storico, romanziere, editore e poeta, era molto conosciuto in città, la sua libreria in Corso Federico II, portata avanti per quasi una vita era diventata per gli aquilani di lunga memoria, una delle case della cultura più frequentate.
Nel 2013 aveva avuto un premio dall’Associazione “Volta la carta”, come “Pioniere dell’editoria aquilana”. “Ci ha lasciati uno dei protagonisti della diffusione cultura e della conoscenza in questa città – ha queste scritto in una nota il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – Una figura poliedrica, che ha contribuito alla crescita intellettuale e artistica della nostra comunità. Ai famigliari giungano le più sentite condoglianze personali e della municipalità aquilana”.
“La libreria di Iapadre, sotto i portici de ‘La Madonnina’, era un posto speciale. Quando chiuse, fu una perdita. Oggi pensare che Leandro Ugo Iapadre non ci sia più, mi mette addosso un vuoto profondo, purtroppo incolmabile. Mi ritengo fortunata per averlo conosciuto, per averlo ascoltato, per aver coltivato su suo suggerimento iniziative per valorizzare il libro antico ed il testo colto e la Biblioteca provinciale. Alcuni suoi libri e testi universitari sono pezzi unici, che hanno fatto la storia dell’editoria. Era un uomo coltissimo ed avevo con lui un rapporto bellissimo, lo consideravo un padre culturale ed amavo molto fermarmi davanti alla vetrina della sua libreria dove i libri venivano esposti con garbo, quasi per forza, non era una vetrina in realtà, ma uno scaffale di una immensa e visionaria biblioteca” ha dichiarato la Deputata Dem Stefania Pezzopane alla notizia della morte dello scrittore, poeta ed editore.
Articolo AbruzzoWeb: cultura aquilana in lutto per la morte dell’editore Leandro Ugo Iapadre
Vogliamo anche noi rendere omaggio a questa grande personalità di Lucoli, lo avevamo intervistato, recentemente, per ricevere da lui quelle testimonianze di un passato remoto che ci piace da sempre riscoprire e documentare.
Leandro Ugo Iapadre – Arpanore del Gaudio
La nostra Associazione ha iniziato a catalogare le sue testimonianze riguardanti il mondo dei pastori con la finalità di scriverne un compendio di antichi saperi del territorio.
Scriveva a riguardo dei pastori: “…quello del pastore era il mestiere più diffuso ed idoneo alle pretese degli abitanti, … in genere forniti di … un uncino o una mazza spinosa di ginepro. Comunque essi nel compiere un lavoro così consueto, antico come l’uomo, non esente da rischi e privazioni, godevano di stima e fiducia. Quella gente non s’era mai sottratta ai sacrifici in alpe e pei tratturi, col tempo buono e col cielo inclemente; mai si era arresa al panico, ai disagi della fatica”.
E’ stato per noi un onore e fonte di grande emozione e arricchimento culturale conoscerlo e poter apprezzare la sua curiosità verso la vita, la passione riposta verso le piccole cose del quotidiano, osservate con metodo da scienziato e con mente lucida.
Il nostro socio che cura il progetto di recupero dei saperi di Lucoli è entrato subito in sintonia con il suo pensiero stabilendo un’affinità e una vicinanza elettive pur non conoscendolo di persona.
Questo era Leandro Iapadre: un uomo di grande sapere capace di comunicare con un linguaggio universale l’amore per la vita e per la conoscenza nelle sue infinite sfaccettature.
Il nostro socio che cura il progetto di recupero dei saperi di Lucoli è entrato subito in sintonia con il suo pensiero stabilendo un’affinità e una vicinanza elettive pur non conoscendolo di persona.
Questo era Leandro Iapadre: un uomo di grande sapere capace di comunicare con un linguaggio universale l’amore per la vita e per la conoscenza nelle sue infinite sfaccettature.
Pubblichiamo alcuni frammenti delle sue interviste.
Il nostro lavoro di riscoperta delle sue testimonianze sarà a breve pronto e con grande gioia potremo di nuovo ricordarlo nel territorio che gli diede i natali: Lucoli.