L’ulivo delle colline di Gerusalemme e la targa ricordo donateci dal KKL Italia Onlus |
Piantare un albero è un gesto che significa speranza. Un segno che simboleggia la vita, che è ipoteca su un domani buono, che è fiducia nel prossimo.
Piantare un albero è un ideale collante tra le generazioni e insieme staffetta nell’impegno di rendere migliore il mondo che siamo chiamati ad abitare. E’ custodire. Un’abitudine antica, una consuetudine diffusa e agita tra i nostri amici israeliani del Keren Kayemeth LeIsrael Italia Onlus, Associazione partner di NoiXLucoli nella realizzazione del progetto Giardino della Memoria.
Naveh Arieli Direttore Generale del Keren Kayemeth LeIsrael Italia Onlus |
Pierluigi Biondi Sindaco di L’Aquila |
Valter Chiappini Sindaco di Lucoli |
Luciano Quartaroli Presidente di NoiXLucoli Onlus |
Quartaroli – Chiappini – Biondi – Santangelo – Arieli |
Ci hanno donato un ulivo delle colline di Gerusalemme, quindi di provenienza medio orientale, resistente al clima freddo di Lucoli, che geneticamente discende dagli ulivi dei Getsemani.
Un piccolo nuovo albero arrivato nel Giardino della Memoria che sarà una finestra aperta sul futuro, anch’esso essenziale per la tutela della biodiversità e NoiXLucoli ne sarà custode come per gli altri alberi da frutto in pericolo di erosione genetica.
Il 26 maggio il Giardino della Memoria è stato come una piccola ‘casa comune’ per tutti gli ospiti convenuti e per noi soci, come sempre un costante riferimento ad un concetto di ecologia integrale e di memoria di una comunità, di bene condiviso, la cui realizzazione, ci ha impegnati in scelte solidali e volontarie. Scelte che sono state, crediamo sinceramente, riconosciute da tutti i convenuti, soprattutto dal Sindaco Biondi chiamato in causa per il ricordo delle tante vittime della Città di l’Aquila e che visitava per la prima volta questo luogo.
Il vivaista Enzo Sebastiani illustra alcune cultivar del Giardino |
La lettura dei 309 nomi delle vittime del sisma del 2009 |
Piantare un albero, allora, come si è fatto tutti insieme, è diventato molto più che un simbolo di speranza. Il piccolo ulivo sarà vita vera da salvaguardare e far crescere, sarà credito di prosperità per i giovani, sarà scuola di bellezza da condividere.
Per il suo decimo anniversario il Giardino della Memoria si era vestito con i colori della primavera, gli alberi erano pieni di piccoli frutti e hanno dato spettacolo a chi li osservava come parte di un mondo che ha confini enormemente più grandi delle tante chiusure umane.
Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto crescere e manteniamo tutti insieme da dieci anni.
La testimonianza del Sindaco P. Biondi |
Tesori di Lucoli. Un particolare ligneo dell’organo dell’Abbazia di San Giovanni Battista riprodotto su maiolica e donato al Sindaco Biondi |
Il Giardino della Memoria è agricoltore custode del “Melo limoncella” un esemplare di questa pianta è stata donata al Dott. Roberto Santangelo |
“Melo limoncella” un esemplare è stato donato al Dott. Salvatore Santangelo |
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo semplice momento di ricordo, tra questi e non solo: Naveh Arieli (Direttore Generale del Keren Kayemeth LeIsrael Italia Onlus), Roberto Santangelo (VicePresidente Vicario del Consiglio Regionale), Pierluigi Biondi (Sindaco di L’Aquila), Valter Chiappini (Sindaco di Lucoli), Salvatore Santangelo (Giornalista professionista e docente universitario), Don Amedeo Passarello (Abate dell’Abbazia di San Giovanni Battista), Enzo Sebastiani (vivaista che cura i frutti antichi del Giardino della Memoria), i Carabinieri della Stazione di Lucoli.
Ringraziamo, in ultimo, ma non per importanza, il Presidente della Regione Abruzzo M. Marsilio per il messaggio di riconoscimento recapitatoci in l’occasione del decennale del Giardino della Memoria di Lucoli.