IL GIARDINO DELLA MEMORIA DEL SISMA DI LUCOLI E’ DIVENTATO MONUMENTO NATURALE REGIONALE

by Noi x lucoli

La nostra Associazione ha presentato nel 2021 un progetto per il Giardino della Memoria di Lucoli con riferimento alla L.R. 21 giugno 1996, n. 38 ([1]) Legge-quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa ([2]). ([3]).

I frutti antichi del Giardino della Memoria rappresentano di fatto un area protetta per la tutela dell’ambiente naturale regionale e la Regione Abruzzo, in ottemperanza all’art. 4 dello statuto ed in conformità ai principi stabiliti dalla legge 6 dicembre 1991 n. 394, ha previsto la salvaguardia di siti come quello di Lucoli con apposita normativa.

Alcune finalità proprie del sito Giardino della Memoria sono centrate sulla conservazione, reintegrazione, salvaguardia e sviluppo della biodiversità; sulla difesa della flora, con particolare riferimento a quella soggetta ad erosione genetica; sull’applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, nonché delle attività agricole produttive ed agro-silvo-pastorali e di agricoltura biologica e la conservazione degli ecosistemi e lo rendono per questo motivo idoneo ad essere inserito nel Sistema integrato regionale delle aree protette.

L’Art. 3 della predetta Legge tratta del Sistema integrato delle aree protette.

  1. Il sistema integrato delle aree protette della Regione Abruzzo è costituito dalle seguenti categorie:
  2. a) Parco naturale regionale;
  3. b) Riserva naturale regionale;
  4. c) Monumento naturale regionale;
  5. d) Riserva Naturale di interesse provinciale.

Il Decreto n. 52 del 19 Giugno 2024 firmato dal Presidente della Regione Abruzzo Marsilio istituisce ai sensi del L.R. 21 Giugno 1996 n. 38 il Monumento Naturale Regionale “Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli (AQ)”.

La nostra Associazione si ritiene “ambientalista” e per pochi che siano nel territorio gli ambientalisti,  che guardano con favore alle politiche di tutela e di valorizzazione della biodiversità, l’istituzione del Monumento Naturare Regionale Giardino della Memoria del sisma di Lucoli si pone come occasione naturale, da cogliere come un frutto maturo,  fortemente voluto e “coltivato” per tredici anni di duro lavoro: tutelando il paesaggio, riqualificando un’area incolta, applicando le tradizioni agricole locali e ricercando cultivar dimenticate in ogni luogo ci venissero segnalate.
Tutto questo lavoro è divenuto ricerca scientifica e sperimentazione in collaborazione con la Regione Abruzzo, il CREA, l’Università della Tuscia e il Parco della Maiella, ogni nostra azione è stata concepita per non essere autoreferente ma disponibile ai portatori d’interesse.
L’applicazione di queste convinzioni ci ha portato a sostenere dei costi incomprimibili, quasi totalmente autofinanziati ma siamo riusciti a non inventare improbabili autosufficienze economiche di qualsivoglia struttura chiamata a spendere cifre sostenute dalla collettività, per sostenere un lavoro forse non compreso dai residenti.

L’istituzione di una nuova area protetta forse ci porrà di fronte alle “trappole” delle troppe burocrazie (locali, regionali, forse nazionali) che in Italia si impegnano a complicare le cose semplici, basti pensare che da due anni abbiamo richiesto la concessione all’utilizzo, per soli tre mesi all’anno, dell’acqua di una sorgente locale, presentando progetti e studi di fattibilità (onerosi) e ancora non otteniamo una concessione. E l’acqua per le piante del Giardino della Memoria è vitale.

Ci sentiamo a volte come la lumaca in un percorso ad ostacoli. Ma non perdiamo la motivazione e ragioniamo pacatamente, laicamente, senza presumere di avere in tasca bacchette magiche o pietre filosofali: soprattutto non ci sentiamo estranei dalle Istituzioni. Siamo pronti per lavorare nell’ottica del Giardino Area protetta con immutata pazienza.

Ringraziamo tutti i nostri soci, il vivaista Enzo Sebastiani principale ricercatore delle varietà antiche che coltiviamo, la Regione Abruzzo, per il tramite dei suoi Dirigenti e Responsabili, che ci ha seguiti e consigliati e con la quale condividiamo progetti di studio sulla biodiversità, Regione che può contare su un laboratorio “vivo” di novanta diverse varietà coltivate.

Apprezziamo il riconoscimento del Comune di Lucoli, espresso con delibera comunale, relativo al valore del Giardino della Memoria per il Territorio.

Ringraziamo le Associazioni Ambientaliste nazionali: Pronatura l’Aquila, Touring Club Italiano, Salviamo l’Orso che hanno creduto in noi sostenendoci formalmente per l’iter richiesto dalla procedura regionale.

i fiori del melo zitella

You may also like