Gli orapi, a Lucoli chiamati olaci, crescono sino ad oltre 2.000 di altitudine ed arricchiscono numerosi piatti della tradizione locale. Sono conosciuti anche come spinaci di montagna.
Vengono chiamati Olapi, Volaghe, Volatre, Olaci, Imbiede, Vollari, Farinello Buon Enrico o Buon Enrico, ma gli Orapi, sebbene abbiano più di un nome, sono unici nel gusto, quello delle montagne sulle quali crescono sino ad oltre 2.000 metri di altitudine. Queste erbe selvatiche, considerate una sorta di spinaci di montagna, crescono spontanee in di diverse zone d’Italia ma è in Abruzzo che è più facile trovarli, soprattutto in quei luoghi dove il pascolo è più intensivo ed il terreno, dunque, maggiormente concimato. Le loro foglie, dalla forma “a piede d’oca”, hanno un sapore pieno e robusto e vengono raccolte specialmente durante il periodo estivo. Ne esistono diverse specie dalle caratteristiche simili, ma la più comune è il Chenopodium Bonus-Henricus.
Le notevoli proprietà nutritive ed il sapore gradevole rendono gli olaci un prezioso ingrediente in cucina, tanto che in Abruzzo vengono impiegati per la preparazione di numerose ricette tradizionali, che spaziano da sfiziosi primi piatti, sino a leggere insalate e gustosi contorni. Sono ottimi sia serviti da soli dopo essere stati lessati e ripassati in padella, sia in abbinamento ad altre verdure o legumi come i fagioli.
Tra i numerosi piatti di cui gli olaci sono protagonisti, si distinguono gli gnocchetti, una pasta di acqua e farina insaporita con le gustose erbette.
Grazie all’elevato contenuto di sali minerali (come iodio, zinco, potassio, rame, sodio, calcio e fosforo), di vitamine (come B1, B12 e C) e di altre preziose sostanze quali carotene, betacarotene, clorofilla e mucillagini, gli orapi vantano notevoli effetti benefici per il nostro organismo. Sono innanzitutto considerati un ottimo ricostituente, sono antianemici, lassativi, emolienti, vermifughi e depurativi. Stimolano l’attività del pancreas ma, a causa della presenza di acido ossalico, sono sconsigliati nella dieta di chi soffre di calcoli renali.
Questo venerdì, gli olaci raccolti dai nostri soci e dai Tartufai di Lucoli, saranno cucinati in un delizioso piatto a base anche di tartufi durante una delle serate del Torneo delle Frazioni.
La nostra raccolta degli olaci |
Vi invitiamo a venirli ad assaggiare il 20 luglio: la ricetta è un “segreto” dei Tartufai di Lucoli!