L’AQUILA. Prende piede l’idea del Parco Nazionale del Velino-Sirente: dopo i Comuni di Lucoli e Ocre, anche quelli di Fagnano Alto, Fontecchio e L’Aquila sono disponibili ad appoggiare o approfondire la proposta. L’ipotesi, lanciata due settimane fa da “Appennino Ecosistema”, sta raccogliendo le prime adesioni, fra le 25 amministrazioni comunali interessate all’istituzione del Parco nazionale. E il presidente del’associazione Bruno Petriccione ritiene «assolutamente non credibili» le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale Donato Di Matteo sul rilancio del parco regionale, attraverso l’approvazione della legge di riordino.
«Nel corso degli ultimi incontri» spiega Petriccione «il sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore, quello di Fontecchio Sabrina Ciancone e l’assessore all’Ambiente del Comune dell’Aquila Maurizio Capri hanno preso atto che il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, istituito nell’ormai lontano 1989, non è mai entrato compiutamente nella necessaria operatività, comportando soltanto vincoli subiti passivamente dalla popolazione, e hanno convenuto sul fatto che soltanto l’approvazione del Piano del Parco, con la sua rigorosa zonazione, potrebbe rilanciare una gestione del territorio scientificamente fondata e adeguata, da un lato alle sue qualità ecologiche e dall’altro alle attività umane con queste compatibili. In questo senso, l’istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente, oltre a garantire la conservazione di un immenso patrimonio di biodiversità, consentirebbe di procedere alla gestione razionale del territorio, attraverso una zonazione che sottoponga alla massima tutela le aree A e B dove sono presenti ecosistemi e specie di elevatissimo valore e liberalizzi gli usi tradizionali e turistici nelle aree C di “pre-Parco”, dove gli ecosistemi sono meno sensibili e di minore valore». L’obiettivo di “Appennino Ecosistema” è arrivare all’approvazione della zonazione, sulla base degli studi esistenti, già nella fase di istituzione del nuovo Parco nazionale che dovrebbe avvenire, come previsto dalla legge 394/1991, con un decreto del Presidente della Repubblica. La proposta di zonazione sarà presentata e discussa con tutti i soggetti interessati nel corso di un convegno pubblico che si terrà a Lucoli il prossimo 22 maggio, in occasione della Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite. A Fagnano Alto e Fontecchio si proseguirà la discussione con tutti i cittadini, mentre l’assessore Capri, secondo Petriccione, ha preannunciato una deliberazione di giunta per richiedere l’inclusione nel parco della parte aquilana delle Doline di Ocre. In commissione Territorio, prossimamente, si parlerà anche dell’inclusione dell’area dei Monti La Quartora e Pesco Croce, già compresa in un Sito di interesse comunitario. (r.s.)