Particolare del Paliotto di Lucoli
Immagine pubblicata su gentile concessione
della SBSAE Abruzzo
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Tra le tante iniziative portate avanti nel tempo dalla nostra Associazione particolare rilievo, da sempre, è stato riservato ai giovani.
Abbiamo promosso il coinvolgimento dei ragazzi ideando le nostre iniziative per valorizzare il loro ruolo sul territorio rendendoli protagonisti in attività culturali che abbiamo sostenuto a livello economico (tra tutti ricordiamo i mosaici dei bimbi della Scuola Pietro Marrelli e Jean Mirò sul monumento con i nomi delle vittime del sisma del 2009).
Quest’anno abbiamo pensato ai giovani artigiani della ceramica, a coloro che si apprestano ad acquisire le competenze del decoro e della scultura e che frequentano il Liceo Artistico “F.A. Grue” di Castelli (TE). Il Liceo è dedicato al grande maestro Francesco Antonio Saverio Grue autore della bellissima pala d’altare ideata e realizzata per la chiesa di San Michele di Vado Lucoli, conosciuta con il nome di “Paliotto di Lucoli”.
Per incoraggiare la motivazione dei ragazzi, avvicinandoli anche al volontariato e nel contempo salvaguardare questa imprescindibile ricchezza culturale, abbiamo promosso un progetto di ricerca sui vecchi mestieri dell’Abruzzo Appenninico, finanziato grazie al sostegno della Federazione Abruzzo delle Banche di Credito Cooperativo.
Un’altra idea di fondo è stata anche quella di riproporre il “ritorno degli oggetti” recuperando il fare artigianale per combattere le vite troppo dense di “virtualità” e di frequentazioni online, per apprezzare la materialità “offline” degli oggetti che ci circondano o che hanno caratterizzato la nostra vita.
Sono stati mesi di lavoro, di sviluppo di una idea che ha visto la luce grazie al partenariato con l’Istituto Statale, l’aiuto della Soprintendenza Artistica ed Antropologica dell’Abruzzo ed il coinvolgimento dello sponsor.
I ragazzi partecipanti ad un apposito corso estivo hanno lavorato sulla traccia progettuale da noi fornita e sotto riportata.
“I mestieri un tempo erano tanti e tutti molto specializzati, potevano essere “a bottega” oppure “ambulanti”, annuali o stagionali e le occupazioni più usuali erano comunque legate al tipo di economia in rapporto al territorio prevalentemente a carattere agricolo o montano. Le “Arti per via” erano uno scambio di attività e servizi tra le popolazioni montane dell’Appennino e quelle dell’entroterra costiero adriatico.
Le tradizioni lavorative di Lucoli erano legate alla pastorizia: c’erano i caciai, i bassettieri, i fiscellai e i tosatori, oggi sono forse scomparse.
I mestieri e le arti che si svolgevano erano anche legati all’agricoltura, all’allevamento degli animali, alle feste dei santi patroni, alle fiere. Alcune categorie erano dedite alla vendita delle mercanzie, altre avevano il compito di riparare oggetti di uso domestico o da lavoro, altre più improprie includevano saltimbanchi e giocolieri, musicanti, burattinai, maghi, cantastorie ed indovini. Ci raccontano i nostri nonni che i mestieri più comuni erano: l’acquaiolo, il nevaiolo, il capraio, il barbiere, l’orologiaio, il falegname, la merlettaia, il calzolaio, l’erborista, il pastore, il canestraio, il venditore di stoffe e lane, il balestriere, il saponaro, l’arrotino, il pignattaro e il boccalaro, il sellaio, il fabbro, il maniscalco, lo stagnino, il cenciaiolo, il saponaro, il taglialegna, lo spazzacamino, il facchino, il pizzicagnolo, il materassaio, il venditore di liquirizia, semi carrube, lupini, e caldarroste, i ceramisti (in primis quelli di Castelli d’Abruzzo).
Tra i mestieri d’Abruzzo vogliamo anche ricordare: i cordari; gli intagliatori del legno; gli ombrellai; i calafati e i frescolai; i bottai; i carbonai; i cerai; i cardatori; gli scalpellini; i confettai; i cuochi; gli strumentisti; i coltellai; i vetrai; gli sediai; i maniscalchi; i liquoristi de l’Aquila, e tanti altri.
Altro settore dell’artigianato di bottega, particolarmente rilevante dal punto di vista artistico, del quale annoveriamo un’esperienza proprio a Lucoli, è quello del ferro battuto. Doveroso parlare della tradizione della tessitura e dell’arte dei pizzi e dei merletti a tombolo che abbiamo più volte ospitato nei mercatini di Vado Lucoli, proprio a Vado Lucoli ci sono delle esperienze di ricamatrici che hanno lavorato incessantemente per molti anni”. (Regione Abruzzo: http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=introMestieri&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuMest1).
Nelle foto che seguono abbiamo ritratto alcuni bozzetti dei lavori che sono in corso di realizzazione e che, una volta terminati su manufatto ceramico, saranno esposti durante l’evento Mostra Mercato Artigianale di Mezz’Agosto prevista a Vado Lucoli e Lucoli Alto il 10 agosto p.v.
Le aule del Liceo Artistico “F.A. Grue” dove vengono eseguiti i decori
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La finalità del progetto è stata quella di approfondire e raffigurare, attraverso la creatività e la capacità espressiva del decoro ceramico, espressione dei giovani del Liceo artistico di Castelli, le tradizioni artigianali. Volevamo riportare alla luce le espressioni culturali dell’artigianato e dell’economia rurale che hanno caratterizzano la nostra comunità, e che costituiscono un vero e proprio patrimonio dal quale non si può prescindere se si vuole comprendere e valorizzare il territorio di appartenenza e quale migliore occasione dell’8a Mostra Mercato Artigianale di Mezz’Agosto, organizzata dall’Associazione Amici di San michele Onlus, per illustrarle ai visitatori?
Il progetto si inserisce in un filone di più ampia valorizzazione di alcuni beni culturali del territorio sul quale lavoriamo da tempo con i nostri mezzi di volontari. Ci riferiamo ai borghi di Vado Lucoli e Lucoli Alto e alla Chiesa di San Michele Arcangelo che domina la collina prospicente alle Frazioni: elementi che a nostro parere sono meraviglie sottovalutate.
Le opere artistiche realizzate saranno incastonate nelle facciate delle case dei due borghi.
Saranno estratti, tra i soci dell’Associazione Amici di San Michele Onlus, organizzatori della Mostra Mercato, i nomi dei tre fortunati che potranno avere le formelle da incastonare negli intonaci delle facciate delle loro case per caratterizzarle.
Questa iniziativa che ci proponiamo di realizzare in più edizioni future è anche volta ad impreziosire con i decori artistici della maiolica i borghi delle due Frazioni.
Crediamo che l’Associazionismo ed il volontariato possano incoraggiare con il loro sostegno chi realizza le opere artistiche ed in questo caso i giovani studenti che saranno coinvolti nell’operazione di “disegno del paesaggio” di due belle realtà architettoniche del territorio.