Paolo Nespoli è bravissimo a spiegare alle nuove generazioni, a tutti gli studenti, come si fa a diventare astronauta ed oggi nella Scuola di Lucoli ha spopolato con il suo “dammi il 5!” per sigillare tanti patti con i ragazzi felici della sua presenza.
A lui piace parlare con i ragazzi delle sue esperienze, lui che fa parte della squadra degli uomini dello spazio italiani, protagonista di diverse missioni in giro tra le stelle. ”Ora siamo quattro, fino a qualche anno fa eravamo due”, – ha detto riferendosi agli italiani che fanno parte del corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). ”Scherzando – ha detto in una intervista – dico sempre che ci sono meno probabilità rispetto alla possibilità di fare il ministro. E qualcuna in più rispetto alla possibilità di diventare Papa. Una battuta, naturalmente. Perché è anche vero che la missione non è impossibile: certi sogni vanno coltivati, accarezzati”. Non si ritiene un super eroe è nato in un piccolo centro in provincia di Milano. E da bambino, quando diceva che voleva fare l’astronauta, non lo prendevano troppo sul serio, eppure ci è riuscito.
E’ sempre pronto a volare, ma pensa che sia bellissimo tramettere agli altri quello che si conosce e si è conosciuto. Spiegare ai ragazzi cosa vuol dire andare sullo spazio, indicare il ritorno tecnologico delle missioni. Far vedere alle nuove generazioni un possibile punto di arrivo. Perché è importante acquisire conoscenze, ma anche provare a focalizzare un obiettivo.
Guerre, tragedie, polemiche e speranze nella vita dell’uomo. Ma la terra vista dal cielo è un’altra cosa. Nespoli ritiene che l’umanità conosca tanto, ma nel confronto con l’universo tutti noi siamo insignificanti: un granellino di sabbia in mezzo alle spiagge di tutto il mondo. Alla presenza del Sindaco di Lucoli, delle insegnati, del personale scolastico e di tanti amici convenuti per l’occasione, Nespoli è riuscito a coinvolgere i bambini facendogli comprendere dei concetti veramente complessi in modo semplice.
Gli alunni sono stati tutti coinvolti ed ognuno è stato chiamato a recitare un ruolo durante un ipotetico volo spaziale.
A lui piace parlare con i ragazzi delle sue esperienze, lui che fa parte della squadra degli uomini dello spazio italiani, protagonista di diverse missioni in giro tra le stelle. ”Ora siamo quattro, fino a qualche anno fa eravamo due”, – ha detto riferendosi agli italiani che fanno parte del corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). ”Scherzando – ha detto in una intervista – dico sempre che ci sono meno probabilità rispetto alla possibilità di fare il ministro. E qualcuna in più rispetto alla possibilità di diventare Papa. Una battuta, naturalmente. Perché è anche vero che la missione non è impossibile: certi sogni vanno coltivati, accarezzati”. Non si ritiene un super eroe è nato in un piccolo centro in provincia di Milano. E da bambino, quando diceva che voleva fare l’astronauta, non lo prendevano troppo sul serio, eppure ci è riuscito.
E’ sempre pronto a volare, ma pensa che sia bellissimo tramettere agli altri quello che si conosce e si è conosciuto. Spiegare ai ragazzi cosa vuol dire andare sullo spazio, indicare il ritorno tecnologico delle missioni. Far vedere alle nuove generazioni un possibile punto di arrivo. Perché è importante acquisire conoscenze, ma anche provare a focalizzare un obiettivo.
Guerre, tragedie, polemiche e speranze nella vita dell’uomo. Ma la terra vista dal cielo è un’altra cosa. Nespoli ritiene che l’umanità conosca tanto, ma nel confronto con l’universo tutti noi siamo insignificanti: un granellino di sabbia in mezzo alle spiagge di tutto il mondo. Alla presenza del Sindaco di Lucoli, delle insegnati, del personale scolastico e di tanti amici convenuti per l’occasione, Nespoli è riuscito a coinvolgere i bambini facendogli comprendere dei concetti veramente complessi in modo semplice.
Gli alunni sono stati tutti coinvolti ed ognuno è stato chiamato a recitare un ruolo durante un ipotetico volo spaziale.
Come fa l’astronauta a bere l’acqua sena la forza di gravità? Come fa l’acqua a raggiungere lo stomaco ? |
Come si sta dentro la navicella? Tre bambini sul tavolo simulano lo spazio a disposizione di tre astronauti. |
Quanti pianeti si vedono dalla navicella spaziale? |
Come fa l’astronauta a fare la pipì? Dentro un bagno e con un aspiratore viene risucchiata la pipì che, dopo essere stata depurata, torna ad essere acqua da bere. |
Al termine dell’incontro con gli studenti Paolo Nespoli si è recato con i soci di NoiXLucoli Onlus al Giardino Botanico della Memoria per l’adozione di un albero, il tempo ha “graziato” i convenuti e dopo una giornata di pioggia è uscito il sole.
Toccante il momento di raccoglimento davanti ai 309 nomi della vittime del sisma d’Abruzzo.
I nomi con le 309 vittime del sisma del 2009 |
Nespoli è uno scienziato e con attenzione ha voluto visitare il Giardino Botanico leggendo i nomi delle specie in via di estinzione che vi sono piantumate, trovato il suo albero, ci ha sorpresi con il suo senso dell’ironia chiedendoci come mai gli era stato attribuito un pero e non un nespolo.
A conclusione della splendida giornata la visita dell’Abbazia di San Giovanni Battista sotto la guida di Luca Peretti che ha saputo illustrare con preparazione e tanta motivazione la storia di questo splendido monumento del territorio.
E’ stata per tutti una giornata spesa bene per Lucoli!