Sul piazzale dell’Abbazia di San Giovanni Battista abbiamo organizzato, in collaborazione con le Parrocchie di Lucoli, una cena gratuita per tutti quanti hanno voluto ritrovarsi, a due anni dal terremoto, per raccontarsi ed immaginare un ritorno alla normalità della vita nei vecchi borghi soprattutto in quello della Frazione di Colle, la più colpita dal terremoto dove abitano ad oggi solo due persone.
Immaginare è un verbo che lascia spazio al mondo della fantasia e dei sogni, al mondo che non c’è, che non c’è ancora, che forse ci sarà, che forse c’è già e noi non lo sappiamo.
Abbiamo voluto lanciare una sfida “immaginando” che la Comunità di Colle, dispersa per reali motivi logistici, disgregata e fiaccata anche dall’età dei “veterani” nativi del Paese, si potesse ritrovare alla luce della luna e delle stelle condividendo le pietanze cucinate dalle mani sapienti delle donne. Volevamo ri-sviluppare una relazionalità diffusa nel territorio e nella piccola Comunità, per ritrovarci in un luogo di riconoscimento antico e reciproco che non poteva essere purtroppo il Paese. Il rituale del cibo da cucinare e consumare in comune è stato l’elemento più importante, non avremmo potuto fare a meno del petto di pollo fritto cucinato da Angela, della torta al limone di Nunzia e della pasta e fagioli cucinata dai soci di NoiXLucoli e di tanti altri manicaretti. E’ stata una gioia vedere la ricchezza delle pietanze donate e condivise e la voglia di tanti di servire a tavola gli anziani, la gente conosciuta ed anche le persone sconosciute provenienti dai condomini di Pratolonaro o da quelli delle Terrazze. Si è unito un gruppo di persone provenienti dal Trentino che molto ha apprezzato le pizze rustiche dai gusti più disparati. Abbiamo “immaginato” che ci fosse una Comunità e questa miracolosamente si è riaggregata, è bastato il passa parola tra i paesani ed il risultato è stato grande nella sua semplicità: un centinaio di persone sono intervenute.
Hanno fatto sfondo ai commensali le immagini del filmato il “Giardino sotto i nostri piedi” che ha proposto la bellezza della flora di Lucoli, ideato e realizzato da Roberto Soldati. Il link seguente le ripropone tutte nella loro bellezza.
In conclusione di serata è stato proposto un filmato sui lavori di costruzione del Giardino della Memoria, che ha documentato sei mesi di vita della nostra Associazione ed il lavoro svolto da Gianni, Fabrizio, Luciano e Toni: che hanno speso a San Giovanni molte giornate al freddo invernale, progettando e realizzando con la fatica delle loro mani quello che oggi è un risultato concreto ed un dono per la Comunità.