Molti a L’Aquila ed a Lucoli hanno sentito parlare, sin dal Giugno del 2009, di questo nostro progetto di volontari ai quali il vivere non basta e pensano che la vita debba essere dedicata a qualcosa o a qualcuno. Di volontari che caparbiamente hanno voluto dare un messaggio di speranza alle nuove generazioni (e non sole): che non devono arrendersi e debbono sforzarsi di vedere il futuro con occhi nuovi. I soci dell’Associazione NoiXLucoli Onlus hanno presentato al Comune di Lucoli un progetto esecutivo relativo al Bosco della Memoria su di un terreno comunale chiedendone la concessione in uso gratuito, arrivata il 27 agosto del 2010, dopo un estenuante periodo durato quasi un anno, ma purtroppo gravata da oneri, mai quantificati, che la Onlus avrebbe dovuto pagare per il cambio di destinazione d’uso.
Le Associazioni di volontariato come la nostra, non dispongono di molti fondi essendo in autofinanziamento e questo aspetto, condito da un senso di smarrimento etico che portava a domandarci perché l’Amministrazione Comunale chiedeva del denaro a noi che già donavamo i nostri soldi ed il lavoro delle nostre braccia per un progetto donato al territorio che amministrava, ci ha costretto a rinunciare al progetto “Bosco della Memoria” che nella sua ideazione prevedeva un’area di 4 ettari . Ci siamo fatti carico dell’insuccesso agli occhi di chi tra i nostri sponsor ci aveva inizialmente sostenuto e ci aveva abbandonato a causa dei lunghi tempi trascorsi dal momento dell’avvio dell’iniziativa. Inoltre, i tempi previsti dalle normative che ci erano state applicate non avrebbero permesso di mantenere gli impegni neanche con gli sponsor che avrebbero seguitato a sostenerci solo a condizione di una pronta realizzazione del progetto.
Sentendoci figli di quell’”Italia migliore” enunciata dal Presidente Giorgio Napolitano, Italia che persevera e cerca soluzioni per arrivare a costruire nonostante le frustrazioni, con il sostegno della Parrocchia di San Giovanni Battista abbiamo trovato una nuova area, di molto più piccola, che ha visto l’ideazione di un nuovo progetto, quello del “Giardino della Memoria” che sarà donato a tutta la Comunità. Con entusiasmo abbiamo ricominciato da capo, scrivendo un nuovo elaborato tecnico, essenzialmente di natura botanica, collegandolo sia alla volontà di valorizzare il bene architettonico più bello del territorio di Lucoli, l’Abbazia di San Giovanni Battista, sia al senso del rispetto della memoria per coloro che avevano perso la vita nel sisma del 2009.
Tante le sudate energie spese nei molti mesi dedicati all’ideazione ed alla stesura della fattibilità tecnica del precedente progetto, tanto il tempo impiegato per seguire le burocrazie istituzionali locali, quanto grandi i ritorni sull’attuale progetto in corso di realizzazione, che ci vede lavorare in stretta collaborazione con le Parrocchie di Lucoli, il Corpo Forestale dello Stato, il Keren Kayemeth LeIsrael, il Credito Cooperativo ed anche vicini alla Fondazione 6 aprile per la vita che raccoglie molti dei parenti delle vittime del sisma.
Il Giardino della Memoria vorrà ricordare, anche in un futuro remoto, i sentimenti di dolore, tristezza, angoscia e sconforto che il terremoto ha prodotto in tutti gli abruzzesi colpiti dalla perdita dei loro familiari, delle loro case e delle loro “patrie” abitative, desertificate e scompaginate nella loro essenza più profonda: quella dei luoghi e dei borghi storici crollati e lesionati. Un pannello con i nominativi di tutte le 309 vittime del sisma testimonierà la tragedia che si è consumata alle 3:32 del 6 aprile 2009.
Il Giardino della Memoria vorrà essere un luogo di spiritualità e di raccoglimento anche per una riconciliazione con la Natura , la stessa che, dopo aver devastato il territorio, riesce ad essere artefice della rinascita testimoniata dagli alberi da frutto che cresceranno e che svilupperanno nuova vita.
Il nuovo progetto è stato predisposto dal Dott. Agronomo Franco Monti che fa parte del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi della Provincia di Roma e prevede la valorizzazione dei cultivar locali a rischio di estinzione e parte dal presupposto concettuale che gli elementi di un territorio e gli effetti del tempo, siano essi fisici o culturali sono la storia ed il presente di un luogo ed è per questo motivo che il frutteto che verrà impiantato, denominato come il Giardino della Memoria, in un contesto territoriale ferito e profondamente cambiato dal sisma vuole rappresentare un’opportunità per il futuro.
Gli alberi appartenenti alle “antiche varietà” sono da intendersi quelli delle varietà di melo, pero, ciliegio e tutte le altre specie che, con il passare del tempo, sono state eliminate dal mercato a causa della piccola pezzatura o della scarsa produttività. Nella frutticoltura moderna l’aspetto quantitativo ha avuto il sopravvento su quello qualitativo e caratteristiche come sapore, profumo e aromi tipici dei frutti antichi rischiano di scomparire. A nostro parere il futuro di Lucoli dovrà essere costruito anche con una nuova consapevolezza nei confronti del suo passato e delle sue tradizioni e con il recupero degli aspetti positivi del mondo contadino e della sua cultura. Le vecchie cultivar, provenienti da molte aree montuose dell’Abruzzo, saranno impiantate nel Giardino della Memoria entrando quindi di diritto a far parte del germoplasma frutticolo di Lucoli: questo progetto vuole salvaguardare le risorse genetiche vegetali locali sia per la loro importanza ecologica sia per non perdere questo materiale genetico. La finalità è sia culturale, sia rivolta ad un possibile recupero di materiale produttivo, seppur in un’area delimitata. Le essenze sono state acquistate, dopo adeguato studio, da vivaisti locali, fornitori ufficiali anche del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per le specie degli antichi pomari.
Il progetto infine vuole perseguire il nostro scopo statutario di valorizzare l’Abbazia di San Giovanni Battista, per non lasciarla nella solitudine dei gravi danni subiti dal sisma che la rendono inagibile nel Chiostro, cercando di richiamare con il Giardino della Memoria nuovi visitatori, focalizzando così l’attenzione su di essa, al fine di poter sperare in un reperimento di fondi per il suo restauro.
Associazione NoiXLucoli