Lo chiamavano l’ultimo “cantore dell’Aquila” morì ad ottantasei anni e la sua famiglia era originaria di Lucoli Alto.
Ha lasciato dietro di sé un’eredità letteraria intrisa di emozione e riflessione. Nelle sue opere troviamo il paesaggio montano e la storia millenaria del territorio e i legami tra l’uomo, la terra e il tempo. La sua poetica era caratterizzata da un linguaggio semplice e carica di immagini vive della natura abruzzese e dell’esperienza umana. Ha celebrato la bellezza dei boschi e dei monti, ricordiamo il “Canto dei Monti” un vero inno alla loro maestosità.
Ci è stato proposto dall’Associazione “Deltensamble” di ricordarlo a Lucoli e noi abbiamo accettato con grande slancio, riportandolo in quel luogo, per noi oramai sacro, che è il Giardino della Memoria dove abbiamo concentrato il ricordo di molti e così abbiamo piantato un albero.
Piantare un albero è un gesto nobile qualunque sia lo scopo: aumentare le aree verdi del nostro territorio, produrre ossigeno, aumentare la biodiversità, abbellire il paesaggio.
Piantare un albero è una metafora della vita: l’albero che cresce, che affonda le radici nel terreno, che porta le sue chiome verso il cielo, che cambia forma e colore nelle stagioni è simbolo di nascita, rinascita, vita e morte e se è dedicato a qualcuno ce lo ricorda in questi cambiamenti.
L’area attorno all’Abbazia di San Giovanni Battista è circondata da alberi di tante specie, alcuni sono lì da decine di anni (e per questi abbiamo richiesto la condizione di “alberi monumentali” come la grande quercia che ha vissuto più di cento anni o il Morus nigra tagliato e ricresciuto, anch’esso molto vecchio) altri come le varietà dei frutti antichi del Giardino della Memoria vegetano da dodici anni.
Per NoixLucoli piantare alberi significa continuare a rafforzare il legame con la terra, mantenere l’ambiente naturale il più possibile inalterato, ma anche coltivarli nel ricordo di chi ha vissuto una vita con legami nel territorio lucolano: è per questo motivo che abbiamo messo a dimora un “Melo coccinella” per ricordare Elio Peretti.
Il Malus Floribunda comunemente chiamato Melo da fiore, è una pianta da esterno, non autoctona, ma originaria del Giappone ed appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
Ha un portamento arbustivo eretto con foglie decidue ovali, leggermente seghettate, di medie dimensioni e di colore verde che tendono a diventare rosso scuro. E’ una pianta ornamentale dall’abbondante fioritura, che avviene in primavera ed estate, con fiori a forma di stella di colore rosso. In autunno produce frutti tondi e pendenti di colore porpora, non commestibili. Predilige il sole e per questo motivo è stato piantato vicino alla fontana in luogo non riparato.