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Il momento in cui viene posta la formella di dedica |
L’attestato di adozione dell’albero di melo |
Il melo “gelata” adottato dagli Alpini |
Il monumento con i nomi delle vittime del sisma del 2009 |
Un momento di raccoglimento davanti al ricordo dei nomi |
Il programma LIFE è suddiviso in 2 sottoprogrammi e relativi settori d’azione prioritari:
Sottoprogramma Ambiente:
Sottoprogramma Azione per il clima:
I progetti tradizionali si dividono in:
Il cippo del Giardino della Memoria di Lucoli con la targa del KKL |
Il gruppo dei partecipanti mentre si appresta a piantare alberi in un bosco che sta sorgendo vicino a Gerusalemme |
L’Aravà e le “oasi” dei Kibbutz (rappresentate dalla linea verde della vegetazione) |
il fango con la paglia e le formelle per i mattoni |
Il moderno centro di studi per l’agricoltura dell’Aravà |
Coltivazione di meloni nel deserto |
Tortora selvatica altra specie minacciata |
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É tra gli insetti più distruttivi per le foreste perché riesce a defogliare interi alberi e persino vaste porzioni di bosco. Questi bruchi sono capaci cioè di privare di ogni foglia vasti tratti di boschi, durante il proprio ciclo vitale, nutrendosi di foglie e germogli. Causando facilmente a quel punto la morte degli alberi, in special modo riguardo alle conifere, che riescono a reagire peggio che le latifoglie a questi attacchi. Le piante molto colpite da tale fenomeno appartengono alla famiglia delle Pinaceae, ma sono altrettanto colpiti anche ciliegi, altre specie di Prunus, le varie specie di quercia, e gli evonimi. Le larve svernano in gruppi molto numerosi di centinaia di individui, protetti dentro dei nidi costruiti con fili sericei da esse prodotti e imbottiti dai loro peli caduti e dai loro escrementi. Preferiscono rami nelle posizioni meno folte e più assolate. Durante le giornate invernali più miti, le larve escono dai loro ripari per nutrirsi degli aghi. A fine inverno, inizio primavera, scendono al suolo in fila indiana, formando le tipiche processioni per poi interrarsi a qualche cm di profondità, dove completano la loro metamorfosi, trasformandosi dapprima in crisalidi e poi in insetto alato. Il taglio dei rami delle piante infette, deve essere fatto con perizia, attenzione e parsimonia. Esso difatti può avere una certa utilità se effettuato quando le larve sono tutte ancora nei bozzoli, prima della loro discesa a terra. I tagli devono essere realizzati con le dovute modalità, in modo da non compromettere la stabilità, la salute e la struttura delle piante, facendo inoltre, particolare attenzione ad asportare meno vegetazione possibile, in modo da evitare di favorire successivi attacchi di processionaria, aprendo la chioma e fornendo condizioni più calde e soleggiate che sono l’ideale per le larve.
S
t a d i o |
Uova
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Ooencyrtus pityocampae
Lepidottero – insetto
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Baryscapus servadei
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Ephippiger ephippiger
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Larve
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Erigorgus fermorator
Lepidottero – insetto
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Phryxe caudata
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–
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Nidi invernali
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Xanthandrus
comtus Dittero Sirfide predatore
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Parus major
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–
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Crisalidi
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Upupa epops
Upupa Uccello
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Villa brunnea
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Coelichneumon rudis
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