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L’Aquila: 2 milioni per lavori, 8 indagati
Per ottenere contributi per lavori post terremoto avrebbero ingannato lo Stato e i condomini di uno stabile di Lucoli.
L’Aquila: 2 milioni per lavori, 8 indagati tra i quali ci sono il responsabile tecnico del Comune di Lucoli Emidio Ammannito e l’imprenditore di Scoppito Carmine D’Alessandro, accusato di aver emesso fatture per operazioni inesistenti. I fatti si riferiscono ai lavori realizzati in un condominio e pur di ottenere il contributo di 2 milioni e 200 mila euro avrebbero ingannato lo Stato e i condomini del palazzo. Le otto persone avrebbero certificato falsamente la regolare esecuzione dei lavori e degli stessi controlli sul materiale. Secondo l’accusa è stata certificata l’esistenza di strutture portanti antisismiche per ottenere il finanziamento. Gli altri indagati nell’inchiesta oltre a Ammannito e D’Alessandro, tra rappresentanti legali della ditta appaltatrice, quelle subappaltatrici, direttori dei lavori e l’amministratore di condominio, sono Giulio De Martino, Michelino Duracchio, Ulderico Perrone, Claudio Sacchi, Biagio Abruzzese e Luigi Afeltra.