Il sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare é costituito:
a) dall’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;
b) dalla Rete nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;
c) dal Portale nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;
d) dal Comitato permanente per la biodiversità di interesse agricolo.
Per le finalità di questa Legge, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali gestisce direttamente gli strumenti suddetti con la collaborazione delle Regioni a cui è demandato il ruolo primario sulla conservazione e valorizzazione della biodiversità agraria.
La Regione Abruzzo, in applicazione della propria DGR 1050/2018, attraverso il Dipartimento Agricoltura, ha istituito nel 2020 la prima anagrafe regionale della biodiversità animale e vegetale di interesse agricolo e agroalimentare, con l’iscrizione dei primi 15 prodotti. Le richieste d’iscrizione, corredate della documentazione di informazioni e dati, sono presentate da coloro che ne hanno la disponibilità e l’interesse.
NoiXLucoli Onlus ha presentato i dossier relativi a tre varietà di melo locali in via di estinzione che sono coltivate e perciò conservate nel Giardino della Memoria di Lucoli. La Regione Abruzzo, dopo l’iscrizione nell’anagrafe regionale della biodiversità ha chiesto al Ministero di iscriverle, come abruzzesi, all’anagrafe nazionale (il relativo Decreto Ministeriale è riportato di seguito).
La Legge n° 194 definisce anche le figure degli “Agricoltori Custodi” cioè coloro che si impegnano nella conservazione, nell’ambito dell’azienda agricola ovvero in situ, delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali soggette a rischio di estinzione o di erosione genetica.
La Regione Abruzzo ha in corso di istituzione anche il registro degli Agricoltori e Allevatori Custodi.
NoiXLucoli Onlus non è un’azienda agricola ma è impegnata nella coltivazione e conservazione in situ di molte specie frutticole dell’Appennino centrale soggette ad erosione, recuperate con cura da terreni agricoli dismessi. Perciò la nostra associazione si è proposta, per tre meli: m. limoncella, m. ruggine e m. zitella anche come soggetto “Agricoltore Custode” e a breve otterrà il riconoscimento. Inoltre, ha già presentato domanda di iscrizione all’anagrafe regionale per altre varietà di melo e di pero.
Sia l’Anagrafe regionale che quella nazionale della biodiversità agraria rappresentano la enorme ricchezza italiana di biodiversità e il concreto volano di sviluppo di piccole risorse tipiche locali. Esse, “normate e legalizzate”, in maniera da poterne dimostrare la “tracciabilità” dei prodotti alimentari, saranno la base dello sviluppo futuro soprattutto dei territori interni e potranno fornire nuovi redditi alle persone.
Per la nostra Associazione si è trattato di un risultato che vede la naturale evoluzione scientifica di un progetto nato con un intento morale e simbolico di custodia della memoria delle 309 vittime del terremoto del 2009. Volevamo che il nostro dono durasse nel tempo e che non perdesse nessuno dei suoi valori; un’idea, quella del memoriale alberato, ripresa da molti in seguito.
Il Giardino della Memoria è stato inaugurato il 29 maggio del 2011 e quest’anno festeggerà i suoi dieci anni di vita, il suo riconoscimento come sito di conservazione regionale e nazionale della biodiversità corona gli sforzi dei nostri soci ed alimenta ed accresce il valore del riconoscimento simbolico della custodia della memoria delle persone a cui è stato dedicato.
Quest’anno il Comune dell’Aquila probabilmente inaugurerà il Parco della Memoria. Un memoriale delle vittime del sisma, in Piazzale Paoli, che verrà presentato alla Città con una cerimonia nel dodicesimo anniversario del terremoto del 6 aprile 2009.
A Lucoli un frutteto di specie antiche, dedicato alla memoria delle vittime del terremoto del 2009, esiste già da dieci anni, impiantato e mantenuto in perfetto stato di vegetazione e cura, con sforzi enormi e senza finanziamenti pubblici, ne siamo orgogliosi e come sempre ringraziamo chi ha creduto in noi, tra questi il Keren Kayemeth LeIsrael di Gerusalemme, nostro partner internazionale nell’ideazione del progetto, tutti coloro che hanno “adottato” gli alberi del Giardino consentendoci di autofinanziarci e naturalmente chi ci ospita: l’Abbazia di San Giovanni Battista di Lucoli. Ringraziamo anche la Regione Abruzzo per l’attenta attività di indirizzo che ci ha fornito per realizzare tutto il lavoro tecnico di istruttoria.
Alleghiamo il Decreto del n° 069389 del 12 febbraio 2021 del Mipaaf.