BIODIVERSITA’ ORTICOLA AL VIA LA SESTA EDIZIONE
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Sofia Marrelli in un disegno |
http://www.turismoreligiosoabruzzo.it/ABRUZZOMANIA/2019/01/31/eccellenza-dabruzzo-n-23-lettomanoppello-pe-la-piccola-carrara-paese-degli-scalpellini/
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Campo Felice Zona di Protezione Speciale e Sito d’Importanza Comunitaria tutelato dall’Unione Europea |
La Direttiva 92/43/CEE Habitat segna una svolta fondamentale, in chiave ecologica, della politica europea di conservazione della natura: si passa dalla tutela delle singole specie a quella dei sistemi ecologici (habitat = ecosistemi), considerando le relazioni ecologiche necessarie al loro mantenimento a lungo termine. L’entrata in vigore della Direttiva dell’Unione Europea “Uccelli” (79/409/CEE) e soprattutto di quella “Habitat” nel 1992 fa così compiere un deciso salto concettuale anche alle normative nazionali del settore, istituendo in modo rigoroso e chiaro una rete di aree protette ad un livello sovranazionale (la Rete Natura 2000), in grado di proteggere efficacemente tutte le specie animali e vegetali rare e minacciate su scala continentale, anche attraverso la protezione dei loro habitat, riconoscendo che un’efficace conservazione delle specie può essere ottenuta solo attraverso la conservazione delle interazioni tra di esse, cioè tutelando i loro habitat naturali.
Panoramica di Campo Felice |
In un incredibile numero di storie intriganti c’è sempre di mezzo la mela, e nella mela dobbiamo vedere l’origine di molti nostri guai. (E vien fatto di azzardare, un’ipotesi: che tutto sarebbe stato diverso, che il mondo sarebbe stato migliore, e la nostra vita più semplice, se Adamo ed Eva, quando erano nel giardino orientale, avessero mangiato – anziché la mela – una bella pera, una susina claudia, o magari un fico.)
Liberamente tratto dal libro di Giorgio Batini “Le radici delle piante”. Ed. Polistampa
Per l’undicesimo anniversario del terremoto dell’Aquila luci accese a mezzanotte davanti alle finestre e balconi
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Notte del 5 aprile 2020 il monumento con i nomi delle vittime del sisma di Lucoli illuminato dalle fiammelle |
Il 6 aprile si avvicina…….
Noi non possiamo accudire gli alberi del Giardino della Memoria, che pure si stanno preparando alla fioritura e al donarci la loro bellezza: da vera signora, la bellezza non serve a nulla, ma è servita per chi sa amarla e gli alberi dei “frutti antichi” che coltiviamo nel Giardino ne sono dispensatori.
Siamo chiusi in casa e non possiamo neanche piantare nuovi fiori sotto ai nomi di chi perse la vita il 6 aprile del 2009, azione che compiamo da nove anni da quando abbiamo realizzato il Giardino della Memoria del Sisma.
Nella crisi del coronavirus il potenziale culturale dei volontari si accorge di quanto ha bisogno degli altri e della loro libertà di incontro per potersi manifestare e rinnovare. Anche la commemorazione del dolore scaturito da un terremoto e la trasmissione della memoria di un evento terribile presuppone l’emozione di un incontro.
Le foto illustreranno la bellezza del Giardino, del nostro “monumento verde”. La bellezza è nascita, a volte rinascita, e non morte; è passaggio dalla potenza all’atto e non dall’atto all’impotenza; perché il bello è fecondo, il suo contrario è la sterilità. Nella bellezza la natura diviene ciò che è, non segue la china alienante che viaggia dall’essere al niente.
Le foto che dedichiamo all’anniversario del 6 aprile mostrano la bellezza di una natura custodita con impegno da volontari (ogni fiore ha richiesto più di un momento insieme per essere piantato) affinché trasmetta, in questi tempi difficili, una gioia, perché il Bello nel suo senso più ultimo è il simbolo del Bene, ovvero la metà visibile della tessera. L’altra metà abita nei cieli.
La Regione Abruzzo ha istituito un apposito elenco tenuto presso il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca (DPD) degli agricoltori che facciano domanda di accreditamento.
Una delle cultivar che proteggiamo è la Mela Limoncella.
Segue scheda varietale relativa ai tre esemplari coltivati nel Giardino di Lucoli.