I Frassini maggiori piantati a San Menna |
Il lavoro sotto la pioggia |
La piantagione dei ciliegi nelle seconde file |
Centinaia di iniziative avranno luogo i tutto il mondo per sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e raccogliere fondi per la piantumazione di alberi un po’ ovunque. Ma intanto proprio oggi si incontrno a New York i rappresentanti di 165 paesi (per l’Italia ci saranno il presidente del consiglio Renzi e il ministro dell’ambiente Galletti) per firmare l’accordo sul clima di Parigi: un passaggio obbligato prima della ratiica che potrà rendere il trattato legalmente vincolante. Negli ultimi giorni si sono uniti alla lista dei firmatari altri due pezzi grossi, responsabili di una bella fetta delle emissioni globali: la Russia e il Giappone.
“Oggi firmiamo un accordo fondamentale per il futuro del Pianeta e da domani dovremo passare ai fatti”, ha dichiarato Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, intervistato dal giornale Radio della Rai. “Ogni Paese si impegna con azioni all’interno del suo territorio, tenendo presente che gli Stati più poveri sono quelli che soffrono di più gli effetti dei cambiamenti climatici e per questo ci vuole una grande cooperazione. E’ questa la forza dell’accordo: la consapevolezza che la sfida ai cambiamenti climatici o si vince tutti insieme o non si può vincere”. “L’obiettivo – aggiunge Galletti – è quello di investire ancora di più sulle rinnovabili e il nostro Paese ha già fatto moltissimo in questo senso. Noi – ricorda – abbiamo il 17% di produzione di energie rinnovabili sul totale della produzione. Dobbiamo continuare su questa strada”.