I sindaci del comprensorio dell’Altopiano delle Rocche hanno siglant la convenzione che consente l’avvio della procedura di gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana in modo unitario per tutti i Comuni interessati. Un documento sottoscritto dal primo cittadino di Ovindoli (L’Aquila), Pino Angelosante, insieme ai colleghi Mauro Di Ciccio, sindaco di Rocca di Mezzo, Gennarino Di Stefano (Rocca di Cambio) e Valter Chiappini (Lucoli). A partire dalla prossima primavera è previsto l’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di garantire elevati livelli di differenziata.
«In qualità di assessore all’Ambiente del Comune di Ovindoli ho avuto incarico di predisporre la raccolta porta a porta nei quattro comuni firmatari», spiega il vicesindaco Marco Iacutone.
«Sono soddisfatto del traguardo raggiunto, nonostante le grandi difficoltà». I comuni di Ovindoli, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio stanno lavorando, inoltre, per attivare la gestione associata di tutte le funzioni comunali previste dalla legge.”
La gestione dei rifiuti è un argomento strategico per i territori che potrebbero ricavare risorse dall’indotto turistico e lo è anche per Associazioni come la nostra interessate all’Ambiente.
Il quadro di riferimento è ancora molto frammentato nel servizio di raccolta di materiali riciclabili, che invece è importante, la disponibilità impiantistica, inoltre, risulta ancora distribuita in modo non omogeneo nelle diverse province abruzzesi. Parte dell’impiantistica di TMB (trattamento meccanico-biologico) esistente in regione risulta non operativa, per fermi impianto legati a criticità gestionali e/o societarie. Quella attiva risulta principalmente vocata alla successiva collocazione a discarica del rifiuto trattato: oltre il 70% dei flussi di rifiuti in uscita dagli impianti TMB abruzzesi nel 2012 risulta essere stato destinato a impianti fuori regione. La Regione ed i Comuni sono consapevoli che occorre accelerare le sinergie verso uno scenario di gestione “integrata”, che assuma a riferimento il bacino regionale, l’accordo dei Comuni dell’Altopiano delle Rocche è un primo passo. Tutti dovrebbero contribuire per costruire un nuovo scenario, che potrà favorire da un lato l’ottimizzazione della gestione del pubblico, e dall’altro lo sviluppo della filiera industriale del riciclo e del recupero di materia nell’ottica della Green Economy. Tutto ciò potrebbe aprire a nuovi mercati, che porteranno gli investimenti privati fuori dalla cultura della discarica.
Campo Felice una discarica in disuso del Comune di Lucoli ove la nostra Associazione ha lavorato a giugno 2013. |
Quindi qualcosa si muove in Abruzzo in tale materia, ne è trstimonianza anche il workshop “Riciclabruzzo”, organizzato da Legambiente e Regione Abruzzo per parlare del percorso verso il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, di raccolta e di selezione per il massimo riciclo di materia, e di gestione dei rifiuti verso la tariffazione puntuale.
Nel rapporto 2013 sui rifiuti, il dato di raccolta differenziata medio dell’Abruzzo dell’anno 2012 è ancora sotto di circa 30 punti percentuale rispetto alla soglia di Legge, con prestazioni medie al di sopra del 46% (conseguite nei territori delle province di Chieti e Teramo) o inferiori al 30% (nei territori delle province di Pescara e L’Aquila). Si evidenziano, tuttavia, margini tecnici ed economici di miglioramento, anche grazie agli incentivi messi in campo dalla Regione Abruzzo. L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è stato conseguito dall’11,48% dei 305 Comuni abruzzesi.
Sono stati 35 i Comuni migliori: Goriano Sicoli (con l’82,92% della raccolta differenziata), Massa D’Albe, Fara San Martino, Turrivalignani, Torre de’ Passeri, Secinaro, Molina Aterno, Giuliano Teatino, Torrevecchia Teatina, Pratola Peligna, Torano Nuovo, Castel Di Ieri, Canzano, Cansano, Civitella Roveto, Pettorano sul Gizio, Orsogna, Balsorano, S. Egidio Alla Vibrata, Raiano, Crecchio, Pacentro, Acciano, Cocullo, Manoppello, Prezza, Tossicia, Montefino, S. Omero, Corfinio, Gagliano Aterno, Cepagatti, San Valentino in A.C., Castelvecchio Subequo ed Anversa degli Abruzzi (65,38%).