Toyoshige Sekiguchi, monaco buddista giapponese, ambasciatore del movimento mondiale Mayors for Peace (Sindaci per la Pace) che ha l’obiettivo primario di promuovere la solidarietà fra i popoli anche attraverso l’abolizione delle armi nucleari – è arrivato il 27 maggio all’Aquila.
Sekiguchi si è fermato nel capoluogo abruzzese per tre giorni e oggi, mercoledì, ha presentato al Sindaco Massimo Cialente la petizione mondiale per l’abolizione delle armi nucleari a partire dal 2020, promossa dai Sindaci per la Pace di tutto il mondo.
Ha consegnato il documento, oggi alle ore 12.00, nella sede comunale di Villa Gioia. Oggi stesso è ripartito per la “Marcia per la Pace”: dall’Aquila verso Enniskillen in Irlanda.
Il Giardino della Memoria
La fontana della Beata Cristina e la piccola cisterna su carrello utilizzata per trasportare l’acqua a San Giovanni
Nato a Roio, tra il 1154 e il 1159, San Franco entrò nel monastero benedettino di San Giovanni Battista a Lucoli, dove rimase venti anni.
Tra notizie storiche, di culto, programmatiche e cercando di sdrammatizzare i problemi reali…speriamo che in modo più semplice e veloce il meteo ci aiuti dando tregua ai poveri alberi da frutto, in attesa che possa essere trovata una soluzione tecnica, formale e definitiva per poter irrigare il Giardino della Memoria.
La Provincia dell’Aquila, Settore Ambiente ed Urbanistica ha elaborato un Piano di Azione Locale denominato: “L’uso della Risorsa Idrica nel territorio provinciale nell’ambito delle Politche energetiche, che scaturisce da un gruppo di lavoro a sua volta indicato con il nome di “Agenda 21″. Il processo di Agenda 21, che coinvolge le Amministrazioni e le Autorità locali, attribuisce alle stesse un ruolo fondamentale nel passaggio ad un modello sostenibile di gestione delle risorse idriche locali. L’Amministrazione Provinciale dell’Aquila ha recepito il Piano di Azione Locale prodotto ed imposterà ed attuerà progetti che integrino criteri di tutela, valorizzazione e riqualificazione della risorsa idrica, questo varrà anche per la macroarea “Valle dell’Aterno”, il cui centro principale è il Comune dell’Aquila e nella quale rientra anche Lucoli. Sono state elaborate delle schede-proposta a fronte di alcune criticità rilevate sul teritorio relativamente alla rete idrica, consultabili sul sito della Provincia dell’Aquila.
http://www.provincia.laquila.it/Inside.aspx?PageID=393
Il suo nome Viburnum, è di derivazione latina “viere” che significa intrecciare, in riferimento all’estrema flessibilità e tenacia dei suoi rami, tanto che quelli del Viburnum opulus erano utilizzati come scudisci.
CURIOSITA’
medicina: V. tinus L. contiene viburnina, saponina, tannini e salicilati, è usato per la cura di dolori mestruali, mal di testa e mal di denti, stati febbrili, è comunque una pianta tossica, l’utilizzo dev’essere sotto l’osservanza del farmacista. Nelle allergie la fitoterapia consiglia le sue gemme che regolano i meccanismi dello spasmo bronchiale e normalizzano la funzione respiratoria.
NELLA STORIA
Sia “viburnum” che “tinus” indicavano per i Romani delle piante: nei dizionari la prima indica dei generici viburni, la seconda il nome volgare con il quale è identificata questa pianta: la lentaggine, le fonti conosciute, sono di Virgilio. Nelle Georgiche (IV,112) usa il termine “tinos” e invita a piantare queste piante vicino agli alveari. Nelle Bucoliche (I,25) scrive “Questa città … di tanto ha innalzato il capo tra le altre, di quanto sono soliti (innalzarsi) i cipressi fra i flessuosi viburni.” Come appare evidente, in queste citazioni non c’è nulla che possa determinare con chiarezza la specie in questione, ma forse Linneo aveva anche altre fonti.
Si può citare un uso curioso del nome francese della pianta.
Nel calendario rivoluzionario francese, elaborato da una commissione scientifica e utilizzato in Francia dal 24 ottobre 1793 al 1° gennaio 1806 e poi durante la Comune di Parigi nel 1871 ogni nome di mese richiama un aspetto del clima o di momenti della vita contadina. I giorni di ciascun mese sono chiamati con il nome di piante, di animali o di attrezzi contadini, inerenti a quel periodo dell’anno.
Così nel mese “pluviose” (piovoso), che corrispondeva al periodo che va da circa il 20 di gennaio al 20 di febbraio, il sesto giorno era chiamato Laurier Thym, che non è altro che il Viburno.
Gli antichi arcieri usavano frecce realizzate con legno di viburno (viburnum lantana), legno adatto a tale scopo per leggerezza e dirittura.NELLA LETTERATURA
“Sulla cima d’un colle verde d’erba tenera,
giunse Orfeo, e toccò le corde della cetra:
e subito d’intorno nacque l’ombra. E apparve la quercia
e l’albero delle Eliadi, e l’ischio dalle alte fronde,
il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro,
il fragile nocciòlo, il frassino utile per l’aste,
l’abete senza nodi, il leccio curvato dalle ghiande,
il platano felice, l’acero di vari colori,
il salice che vive lungo i fiumi e il loto delle acque,
il bosso sempre verde e l’umile tamerice,
il mìrto di due colori e il viburno dalle bacche cerule.
da “Cyparissus” di Salvatore Quasimodo
ORNITOLOGIA
In un interessante articolo apparso sul sito web “Galileo” si spiega che dei ricercatori americani avrebbero osservato su alcuni uccelli migratori che compiono lunghi viaggi nella migrazione stagionale che questi selezionano e mangiano grandi quantità di bacche scure, modificando le loro abitudini alimentari. Questa strategia sembra dettata dal fatto che questi frutti scuri siano ricchi di antiossidanti che facilitano il superamento dello stress che gli uccelli subiscono in quella delicata fase della loro esistenza. Questo indica che si cibano, tra le altre, di grandi quantità di bacche di Viburno.
Tratto in parte da: http://www.giardinaggio.it/
CARATTERISTICHE
In parte tratto da: www.giardini.biz; www.giardinaggio.it
STORIA
DESCRIZIONE
Appartiene alla famiglia delle Rosacee.
Il genere comprende 6 specie.
L’origine: bacino del Mediterraneo, Asia Minore, Cina e Himalaya.
L’aspetto: arbusto sempreverde.
La fioritura avviene solitamente in maggio e dura circa 15 giorni.
L’utilizzazione per siepi, gruppi isolati, pendii, scarpate o roccaglie, oppure per la decorazione del balcone (in cassette profonde 70 cm).
Tratto in parte da: http://www.giardinaggio.it/; http://www.inseparabile.com/
BOSSO (Buxus sempervirens) della famiglia delle Buxacee.
Caratteristiche morfologiche:
Arbusto di 1 – 5 m, sempreverde.
Rami giovani giallastri, opposti, quadrangolari.
Frutti: capsule sessii, a 3 logge e 3 corni, verdi poi brune; semi neri e lucenti.
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE
Longevità: 100- 600 anni.
Fioritura: da mano ad aprile.
Impollinazione entomofila.
Specie di mezzombra, tollera l’ombreggiamento totale.
Specie termofila e xerofila.
Si trova su suoli variabili come tessitura ma superficiali (anche su calcarei compatti e pietrale), anche molto aridi.
USI E PROPRIETA’ DELLA PIANTA
PROPRIETA’ FARMACEUTICHE
CURIOSITA’
Ha una crescita lenta ed è una pianta molto robusta, il suo significato (sapete che ogni fiore o pianta ne ha uno) è legato all’eternità, abbiamo scelto questa pianta, nell’intreccio di significati botanici, storici e di cultura popolare legati alla botanica, perchè ben rappresentava il senso del rispetto duraturo che volevamo diffondere per le vittime del terremoto del 2009.
In parte tratto da: http://www.verdeblog/; www.pollicegree.com
Ingredienti per decorare/disegnare:
spinaci cotti per fare i contorni
piselli cotti e frullati per colorare le foglie
3 pomodorini pachini per fare le drupe globose rosse
Ingredienti per la ricetta (a piacere):
spaghetti
spinaci
piselli
insalata mista (contenente tra i vari ingredienti, anche il radicchius orribilus o olive nere e verdi
panna
vino bianco
olio
peperoncino
sale
cipolla
Procedimento:
Cuocete gli spinaci. A metà cottura unite i piselli (anche frullati). A parte rosolate la cipolla col peperoncino, e appassite l’insalata mista insieme al vino bianco. Cuocete anche gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli ed amalgamateli al composto unendo anche la panna e le olive. Servite caldo con un filo d’olio a crudo.
In parte tratto da: http://www.botanicaonline.it/
Erba delle Labiate, con fusti eretti, fiori piccoli di colore roseo, foglie ovate, frutto ad achenio (frutto che, giunto a maturità, non si apre da sé per lasciare uscire l’unico seme che contiene). Cresce nei luoghi selvatici, fiorisce in estate, viene usata come condimento di cibi.
L’origano presenta diverse proprietà terapeutiche tra le quali, le più significative sono quelle analgesiche, antisettiche, coadiuvanti nel processo digestivo, calmante per la tosse, attenuante per i dolori intestinali.
CURIOSITA’
Nell’antica Grecia si era soliti “agghindare” gli sposi con corone di origano a testimonianza del fatto che esso era ritenuto simbolo di prosperità e felicità.
L’ORIGANO IN CUCINA
torta salata all’origano con ricotta e mozzarella
2.Preparate la pasta con le farine e il lievito sciolto aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto molto morbido. Salate alla fine della lavorazione. Lavorate la pasta a lungo e lasciatela lievitare coperta fino al raddoppio del volume (60/80 minuti circa).
3.Farcia: lavorate a crema la ricotta con la panna. Salate e aromatizzate con tre giri di Pepe nero.
4.Trascorso il tempo della lievitazione, rilavorate la pasta aggiungendo due cucchiaini di Origano.
5.Stendete la metà della pasta e rivestite una teglia unta. Allargate sulla pasta il prosciutto crudo, poi spalmate la ricotta dopo aver aggiunto la mozzarella a cubetti.
6.Ricoprite ancora con il crudo rimasto.
7.Stendete la pasta all’origano rimasta e ricoprite la focaccia, sigillando i bordi.
8.Lasciatela riposare in luogo caldo per 30 minuti prima di infornare a 190° per 60 minuti. Una volta pronta aggiungervi una spolverata di Origano per servire.
IMPIEGO COSMETICO
CURIOSITA’
PREPARAZIONI
In aromaterapia è usato maggiormente l’olio di salvia sclarea, poiché non è presente l’alta percentuale di tujone che è sostanza tossica.
SALUTE
Regolarizzazione del ciclo mestruale: una o due tazze d’infuso due o tre volte al giorno.
ALTRI USI
È usata anche per tenere lontane le tarme dagli armadi e proteggere i tessuti.
LINGUAGGIO DEI FIORI
ANEDDOTI E CREDENZE
arte:questa essenza è usata anche per tenere lontane le tarme dagli armadi e protegge i tessuti.
Amata dai Cinesi che la ritenevano capace di donare la longevità, nel 1600 un cesto di foglie di salvia veniva scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di Tè.
USO IN CUCINA
Ricetta per stuzzichini di salvia
Ingredienti ricetta
30 Foglie Salvia
1 Uovo
Farina (o Pangrattato)
Formaggio Provolone Dolce
Olio D’oliva
Sale
Contenuti in parte tratti dal sito http://www.elicriso.it/