- il Piano del Parco è stato predisposto nel 2010 dall’Ente Parco (presso la sede del quale è depositato), ma non è mai stato approvato dal suo Consiglio Direttivo, che manca ancora di alcuni dei suoi componenti e che non ha ancora attivato la procedura prevista dall’art. 14 della L.R. n. 38/1996;
- l’adozione del predetto Piano da parte della Regione Abruzzo sarebbe invece dovuta avvenire al termine del predetto procedimento amministrativo, mai compiutamente avviato dall’Ente Parco;
- la mancata approvazione del Piano del Parco Regionale Sirente Velino ha provocato gravi danni, che si protraggono fin dall’anno 1990 (entro il quale, in base all’art. 11 della L.R. n. 54/1989 di istituzione del Parco, la Regione avrebbe dovuto approvare la zonazione ed il Regolamento del Parco); si è trattato di danni all’economia delle comunità dei Comuni compresi nel territorio del Parco, di ingiustificate limitazioni ai diritti soggettivi ed agli interessi legittimi dei residenti e dei turisti generalizzate al tutto il territorio del Parco, nonché di obiettive limitazioni ai doverosi interventi di conservazione attiva degli ecosistemi e delle specie da effettuarsi particolarmente nelle zone A e B del Parco, mai compiutamente delimitate. Infatti, fino all’approvazione del Piano del Parco vigono su tutto il suo territorio, in modo generalizzato, i divieti previsti dalle “Norme transitorie di salvaguardia”, in base all’art. 8 della L.R. n. 38/1996, e quelli previsti dalle “Misure di salvaguardia”, in base agli artt. 6 e 11 della L. n. 394/1991 (che si applicano anche alle aree naturali protette regionali, con le relative sanzioni previste dall’art. 34, c. 3 della L.R. n. 38/1996);
- nonostante l’inerzia dell’Ente Parco relativamente all’adozione del Piano, la Giunta regionale non ha utilizzato i poteri sostitutivi, ex art. 4, comma 1, della L.R. n. 42/2011;
- nonostante l’inerzia nella designazione o nomina dei membri del Consiglio direttivo del Parco, la Giunta regionale non ha provveduto alle nomine sostitutive, ex art. 11, comma 7, della L.R. n. 38/1996.